Il lavoro di Lobsang
Lobsang Choedar è un monaco che vive in India; originario del Tawang (regione tibetana in India al confine col Tibet cinese), sta rappresentando un concreto e positivo esempio di solidarietà globale.
Sebbene la religione buddista preveda il rispetto per tutte le forme viventi, la realtà è ben diversa, così come la realtà dei cristiani si allontana enormemente dal principio evangelico di amore per il prossimo umano.
Nella sua regione di origine -molto povera- gli episodi di macellazione, caccia e bracconaggio di animali sono numerosi, mentre il vegetarismo non è pratica diffusa.
L'attività di Lobsang si divide fra il Tawang e la comunità di Sera Jhe, un villaggio-monastero nei pressi di Bangalore, nel sud-ovest indiano, realizzato su terreni messi a disposizione dal governo indiano per mantenere viva la cultura tibetana dopo l'occupazione cinese.
Qui arrivano i ragazzi con maggiore difficoltà (ad esempio orfani di uno od entrambi i genitori o di famiglie molto numerose), viene data loro un'istruzione di base orientata alla cultura tibetana e -giunti al termine degli studi- i ragazzi possono decidere se restare monaci nella comunità o passare alla vita laica e ancora eventualmente tornare nella regione d'origine, dove possono mettere a frutto quanto imparato.
Le bambine vengono collocate in istituti laici dei dintorni.
Ogni casa del villaggio è indipendente (quella di Lobsang è la 227), restando centralizzate solo scuole e mense.
Quando iniziammo la collaborazione molti anni addietro, la mensa offriva spesso piatti non vegetariani, sia perchè a volte i pranzi erano donati da laici poco motivati in tal senso, sia perchè cucinare carne per gli addetti alle cucine era più semplice; il primo passo fu quindi cercare di rendere finanziariamente indipendenti Lobsang e i ragazzi, e così poterono gestire direttamente la propria alimentazione.
Il passo successivo fu quello di diffondere la cultura di rispetto per la vita nella regione d'origine del Tawang. Dopo lunghe trattative Lobsang riuscì a giungere ad un accordo con i vari capivillaggi che, essendo analfabeti, lo sottoscrissero con una bella ditata (ugualmente valida).
Essi si impegnavano a non uccidere più animali ed in cambio Lobsang si impegnava a sostenere il più possibile l'accoglimento dei ragazzi nelle comunità.
I monaci sono molti rispettati in Tawang, quindi gli accordi sono leggi per chi li ha sottoscritti.
In questo caso quindi gli animali non vengono salvati tramite la cura diretta (anche se diversi quattrozampe sono ospitati nella comunità di Sera), ma con la prevenzione, quale effetto del sostegno dato alle famiglie prendendosi cura dei ragazzi e con la diffusione del vegetarismo; si evitano così a tanti viventi le sofferenze e le crudeltà che caccia e macellazione provocherebbero loro.
La comunità è stata visitata più volte anche da diversi italiani, fra cui Guido De Filippo e Paola Verganti, da anni attivi promotori della Lega Abolizione Caccia, che hanno potuto condividere l'entusiasmo dei ragazzi.
(dal Notiziario Animalista - periodico per la solidarietà globale - n.108-109- settembre-dicembre 2007)
(Se qualcuno volesse aiutare Lobsang nel suo faticoso lavoro per diffondere il rispetto della vita e aiutare gli esseri umani e non umani in Taiwang, è possibile sostenere il suo progetto, anche con poco -non parlo di invii di denaro: chiaro-. Nel caso ecco l'indirizzo per info: notiziario@animalitalia.t che fa capo al sito
www.animalitalia.it )