PROCESSIONARIA, UN PERICOLOSO BRUCO
17 aprile 2008 - La primavera si avvicina, ed insieme ad alcune patologie collegate ai pollini che si liberano nell’ambiente, vi è un pericolo assai più grave, che, spesso, senza che ce ne rendiamo conto, può causare gravi problemi di salute ad i nostri animali, specialmente i cani, curiosi di assaggiare un po tutto quello che si muove per strada.
Mi riferisco ad un piccolo bruco, per meglio dire a tanti piccoli bruchi, che nel periodo primaverile, camminano uno dietro l’altro, in “processione”, e per il loro modo di camminare vengono comunemente chiamati Processionarie. Si riscontrano nei luoghi dove vi è un’alta presenza di alberi di pino ( Pinus Silvestris e Pinus Nigra).
La processionaria, è un lepidottero, un insetto, che appartiene alla famiglia dei taumetopeidi, ed è un parassita che oltre ad essere pericoloso per i pini, i larici, i cedri ed altre piante ad alto fusto è molto pericoloso per gli uomini ed ancora di più per i cani che giornalmente vengono portati a fare le loro passeggiate in luoghi dove vi è la presenza di pini.
Pericoloso perché, questa “farfalla”, durante una delle sue fasi di sviluppo, quando si presenta con le sembianze di un bruco, si difende dall’attacco dei predatori con una sostanza molto irritante contenuta all’interno dei peli che ricoprono l’intero corpo.
Quando un cane, sul prato, vede questa “processione” di bruchi, viene attratto da questa curiosa fila indiana, e, quando prova a leccarli, per dare un assaggio, o cosa ancora più grave prova ad ingerirli, si scatena una grave reazione, urticante, irritante e allergica che a volte, fortunatamente in pochi casi, può addirittura portare a morte l’animale.
I primi sintomi che il cane manifesta, sono un aumento notevole della salivazione, il cane tende a scuotere la testa oppure a toccarsi la bocca con le zampe anteriori per cercare di allontanare la sostanza che lo ha gravemente irritato e gli crea intenso bruciore.
Subito dopo, si ha un aumento di volume a causa di un edema, delle labbra e la lingua può anch’essa aumentare a dismisura il suo volume e su di essa, se la processionaria è stata leccata, si possono evidenziare delle aree più o meno grandi di arrossamento e desquamazione che possono evolvere in aree più o meno grandi di distruzione e morte cellulare (necrosi) .
Purtroppo, alcune volte, quando il proprietario, non si rende subito conto della gravità della sintomatologia, è necessario effettuare delle amputazioni parziali della lingua.
Per questa patologia, non è opportuno parlare di terapie in attesa di portare il cane dal proprio Medico Veterinario, perché, in questi casi è necessario portare e con urgenza il cane dal medico.
Per quanto riguarda la prevenzione, è necessario, distruggere i nidi sericei, che le processionarie costruiscono nel mese di ottobre per poterci trascorrere l’intero inverno.
Vi è una legge, che obbliga sia i soggetti privati (per i nidi presenti sui pini all’interno di condomini o giardini privati), sia i soggetti pubblici (per i nidi presenti sui pini in giardini ed aree pubbliche), ad eliminare i nidi per tempo, prima che si abbia la fuoruscita di questi bruchi dal proprio nido.
E’ quella che si chiama prevenzione. Distruggerli dopo che i bruchi sono fuoriusciti dal nido, non risolve il problema delle processionarie che se ne vanno in giro, è come chiudere la porta della stalla dopo che i buoi sono scappati.
"La vera bellezza non si percepisce con gli occhi, ma col cuore"