00 17/06/2008 11:17
Ringrazio il capobranco :D sono contenta che abbia messo anche le immagini, soprattutto da quelle ero stata colpita. Il libro è bellissimo, ma vedere delle immagini così...

Purtroppo non sono tanto d'accordo su quello che dici, Ciuteina. Io credo di essere tra le persone che dicono che di quel genere di cose non si parlerà mai abbastanza, tu dici che non ce lo dimentichiamo di certo, ma a me sembra davvero che ce lo siamo dimenticato e parecchio, e anche che le cose vadano sempre peggio, e soprattutto guardando i ragazzini di oggi mi prende il panico di una drammatica certezza che la storia si ripeterà, sempre e pure presto. E' vero: tante altre catastrofi, tanti genocidi (i curdi per dirne una) non sono stati ricordati e non sono affatto conosciuti abbastanza, ma non per questo dobbiamo smettere di "rivangare" l'assoluto orrore che è accaduto qui, in casa nostra, e pochi anni fa.

Poi, è vero: alcuni "usano" questo tema per avere un pubblico, può essere. Ma non mi importa, mi importa solo che il pubblico ASCOLTI. Basta parlarne, continuare a parlarne. Io spero che non smettano mai, di parlarne. Mai.

Mio nonno è stato spedito in un campo di sterminio; non era ebreo, se lo fosse stato non avrebbe avuto colpa. Una colpa l'aveva: aveva una testa con cui pensava da solo e delle idee diverse da quelle che ai tempi si DOVEVANO avere. E non ha avuto il coraggio di rinnegarle. Io non so se farei lo stesso, in quella situazione... ma chi mi conosce sa che orgoglio e testardaggine, soprattutto riguardo a ciò che ritengo importante, non mi mancano e credo di sapere da dove vengano. Non avrò mai dei figli, ma se ne avessi avrei una gran paura.

Inoltre, trovo che il film di Benigni sia un capolavoro. Strano che per una volta faccia io la voce "dentro al coro", ma c'è una prima volta per tutto... :DD trovo che sia un capolavoro per avere fatto intuire senza mostrarla una realtà terrificante, per il personaggio del padre che cerca di proteggere il bambino da qualcosa di troppo orrendo, appunto, per un bambino, da qualcosa che lo avrebbe traumatizzato o ucciso se solo l'avesse intuito. Trovo che sia un capolavoro quest'omino magro che sconfigge da solo una realtà mostruosa, solo con l'aiuto di sogni, fantasia e dell'amore per suo figlio. Trovo che sia un capolavoro di lacrime e sorrisi, ma ti devo dire che io ho trovato sublime anche "la tigre e la neve", che non è piaciuto a nessuno, e bellissimo "pinocchio" che è spiaciuto a tutti.
bacione :), senza rancore, ci mancherebbe [SM=g27998] [SM=g27998]



Spuntarono le prime stelle. Non sapeva che si chiamava Rigel, ma la vide. E sapeva che presto sarebbero spuntate tutte e che ci sarebbero stati tutti i suoi amici lontani. "Anche il pesce è mio amico"disse ad alta voce. "Non ho mai visto e mai sentito parlare di un pesce simile. Ma devo ucciderlo. Sono contento che non dobbiamo cercare di uccidere le stelle". Pensa se ogni giorno un uomo dovesse cercare di uccidere la luna, pensò. La luna scappa. Ma pensa se ogni giorno uno dovesse cercare di uccidere il sole...siamo nati fortunati, pensò. Poi gli dispiacque che il grosso pesce non avesse nulla da mangiare e il dispiacere non indebolì mai la decisione di ucciderlo. A quanta gente farà da cibo, pensò. Ma sono degni di mangiarlo? No, no di certo. Non c'è nessuno degno di mangiarlo, con questo suo nobile contegno e questa sua grande dignità.
Non capisco queste cose, pensò. Ma è una fortuna che non dobbiamo cercare di uccidere il sole o la luna o le stelle.

Basta già vivere sul mare e uccidere i nostri veri fratelli.
E. Hemingway, "Il vecchio e il mare"



Quando brillava il vespero vermiglio,
e il cipresso parea oro, oro fino,
la madre disse al piccoletto figlio:
"Così fatto è lassù tutto un giardino".
Il bimbo dorme e sogna i rami d'oro,
gli alberi d'oro, le foreste d'oro,
mentre il cipresso nella notte nera
scagliasi al vento, piange alla bufera
Giovanni Pascoli



Da bambino volevo guarire i ciliegi
quando, rossi di frutti, li credevo feriti
la salute per me li aveva lasciati
coi fiori di neve che avevan perduti...
e un sogno fu un sogno ma non durò poco
per questo giurai che avrei fatto il dottore
e non per un Dio ma nemmeno per gioco,
perchè i ciliegi tornassero in fiore,
perchè i ciliegi tornassero in fiore
F. de Andrè