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In carcere permesso speciale per un cane

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  • violante999
    00 28/07/2008 21:56
    Lola ha 11 anni, gli occhi neri, il pelo marroncino chiaro e tanta nostalgia del suo padrone. Sono mesi che mangia poco, anzi pochissimo e dalle sue pupille traspare la tristezza. Insomma è una cagnetta dispiaciuta e inconsolabile. Tutto è iniziato quando il suo padrone, con cui aveva un rapporto simbiotico, è finito in carcere. Dopo qualche settimana di distacco è andata in depressione. A quel punto, proprio il veterinario ha diagnosticato la "malattia" e ha chiesto un permesso speciale al carcere, per far incontrare Lola con il suo padrone. Tutto secondo la normale procedura dei "dialoghi": un'ora insieme, magari senza microfono, ma comunque un tempo sufficiente per far reagire positivamente la cagnetta. Corse all'impazzata, feste e coccole, un momento di estrema tenerezza anche per un "caro amico" a quattro zampe.
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    ciuteina
    Post: 1.345
    Sesso: Femminile
    00 29/07/2008 20:09
    Davvero commovente...Povera piccola, lei è di sicuro incolpevole!
    Da dove viene la notizia?
  • violante999
    00 30/07/2008 20:30
    Non lo so, ho riportato la notizia così come era e non ho trovato nessun'altra informazione...
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    Akyaky
    Post: 1.436
    Sesso: Femminile
    00 31/07/2008 16:42
    Ma poi hanno dovuto separarsi ancora... spero che abbia capito che sta bene e che non la sta "abbandonando"... (positiva come sempre, yeah...)



    Spuntarono le prime stelle. Non sapeva che si chiamava Rigel, ma la vide. E sapeva che presto sarebbero spuntate tutte e che ci sarebbero stati tutti i suoi amici lontani. "Anche il pesce è mio amico"disse ad alta voce. "Non ho mai visto e mai sentito parlare di un pesce simile. Ma devo ucciderlo. Sono contento che non dobbiamo cercare di uccidere le stelle". Pensa se ogni giorno un uomo dovesse cercare di uccidere la luna, pensò. La luna scappa. Ma pensa se ogni giorno uno dovesse cercare di uccidere il sole...siamo nati fortunati, pensò. Poi gli dispiacque che il grosso pesce non avesse nulla da mangiare e il dispiacere non indebolì mai la decisione di ucciderlo. A quanta gente farà da cibo, pensò. Ma sono degni di mangiarlo? No, no di certo. Non c'è nessuno degno di mangiarlo, con questo suo nobile contegno e questa sua grande dignità.
    Non capisco queste cose, pensò. Ma è una fortuna che non dobbiamo cercare di uccidere il sole o la luna o le stelle.

    Basta già vivere sul mare e uccidere i nostri veri fratelli.
    E. Hemingway, "Il vecchio e il mare"



    Quando brillava il vespero vermiglio,
    e il cipresso parea oro, oro fino,
    la madre disse al piccoletto figlio:
    "Così fatto è lassù tutto un giardino".
    Il bimbo dorme e sogna i rami d'oro,
    gli alberi d'oro, le foreste d'oro,
    mentre il cipresso nella notte nera
    scagliasi al vento, piange alla bufera
    Giovanni Pascoli



    Da bambino volevo guarire i ciliegi
    quando, rossi di frutti, li credevo feriti
    la salute per me li aveva lasciati
    coi fiori di neve che avevan perduti...
    e un sogno fu un sogno ma non durò poco
    per questo giurai che avrei fatto il dottore
    e non per un Dio ma nemmeno per gioco,
    perchè i ciliegi tornassero in fiore,
    perchè i ciliegi tornassero in fiore
    F. de Andrè