00 27/09/2008 11:03
E io vi quoto tutti e due, Akela e Akyaky!
Ma vi siete accorti che stiamo dicendo le stesse cose, ognuno in maniera diversa?!
Io sono imbestialita, irruente e negativista, scrivo queste cose su questo forum perchè è l'unico dove posso "buttar fuori" quel che penso veramente senza essere "cacciata a pedate" per le mie posizioni che ai più appaiono estremiste e urterebbero, altrove suonerebbero come vere e proprie provocazioni; Akela "sente" anche lui in maniera simile, ma ha una una visione più raziocinante, no: è esasperato (per forza! E'troppo giovane per esserlo...xd) e si pone in maniera equilibrata e lucida; Akyaky è impegnata direttamente sul campo e deve fare i dovuti compromessi (diversamente non potrebbe svolgere l'attività nel settore che ama così profondamente), è passionale e sanguigna ma riesce a dosare col giusto equilibrio impulsività e concretezza.

Sì, ragazzi, sono perfettamente al corrente di tutto ciò che dite su questo argomento e (almeno in questo) comprendo tutto. So bene che avete ragione su tutto. Non occorre che mi "freniate" per calmare certe mie "sbuttate": partite dal presupposto che sono soltanto sfoghi che posso fare solo qui; lo so, lo so bene come girano le cose in questo mondo di pazzi, fino a poco più di 10 anni fa non immaginavo minimamente che ne fossero coinvolti, loro malgrado, anche i cani. Non mi riferisco alle problematiche realmente drammatiche, tipo abbandono o maltrattamenti: di quelle ero già al corrente.

Vorrei focalizzare la vostra attenzione su un tema molto molto più leggero, ma anche significativo: i rapporti interpersonali tra umani con i cani usati spesso come pretesto. Non solo per fare amicizia, come si pensa di solito, no no: per litigare. Qui avrei qualcosa d'interessante da raccontare, qualcosa che forse tu, Akyaky, non puoi aver conosciuto, perchè hai sempre avuto troppo da fare, tra volontariato in canile e studi. E neppure tu, Akela, abitando
in campagna nei dintorni di un paese del sud Italia, circondato da amici animali ma senza doverti misurare, e spesso in modo fin troppo "acceso", con tanti altri umani solo per la necessità di portare a spasso un cane...Voi sapete cosa succede, se si porta regolarmente a spasso nelle nostre città un cane al guinzaglio (senza guinzaglio poi non ne parliamo...), ovunque, nei parchi o in giro per le strade? Succede che è facile che si litighi. Fra umani, intendo,
col cane (o i cani) come pretesto per attaccar lite. I motivi, il più delle volte sono inesistenti. Ma sono fatti su cui mi sono dilungata fin troppo anche nel mio racconto del lupo-cane, li ho messi bocca al poverino (anche quelli in cui lui non era presente), ho usato la sua voce "muta" per sfogarmi pure in questo. A volte, di fronte a certe scene di un'insensatezza avvilente, mi è venuto seriamente da riflettere sui livelli di paranoia che sta raggiungendo la psiche umana...non occorre studiare psichiatria, basta che uno porti a spasso il suo cane ogni giorno per rendersene conto, bastano direi
una decina di giorni in un qualsiasi centro abitato; peggio di quel che già ben sapevo, e (purtroppo!) ritengo di saperne. Che questa sta diventando una società di psicotici, intendo. Chi non è...ehm...costretto a far passeggiare un cane tutti i giorni, non immagina che strane dinamiche si innescano. Non mi riferisco solo a fatti accaduti a me personalmente, parlo anche di testimonianze di altre persone (tante!) che ho accolto e memorizzato.

E'stato tutto casuale. 10 anni fa avevo già una profonda coscienza animalista (acquisita in età adulta, a differenza di voi), poi è entrato nella mia vita un cane. Non l'avrei cercato, avevo già un'idea, seppur vaga, dell'impegno "pratico" che comporta tenere un cane in città, psicologicamente non potevo permettermelo. Ma la vedevo in fondo come una cosa tranquilla, rilassante, mai avrei sospettato che ti porta facilmente all'urto coi tuoi simili, nel mio
caso che avrebbe creato una rottura ancora più profonda fra me e..."i miei simili". Nel mio intimo, intendo. Perchè ora mi sento ancora più "aliena". Da un certo punto di vista sarebbe invece meglio riderci su...perchè a pensarci bene sono cose da ridere.
Beh, dovrei farvi esempi concreti, di liti assurde (fra umani, eh?), veramente assurde, scoppiate per via di uno o più cani...per cosa? Per un nonnulla, anzi per niente. Ma la sto facendo troppo lunga.

Akyaky, ti dirò che anch'io non sono per niente sicura di far felice la mia cagnotta Ganja, so che la trascuro troppo...e non riesco a darle più di quel che le do. So però che lei senza di me non potrebbe vivere, ma i cani in genere sono così.
Riguardo ai padroni che rischiano di soffocare un cane per troppo amore, non volevo giudicare con tanta severità; ho vari amici che hanno un cane e sono proprio così, bravissime persone, sensibili e veramente di buon cuore. Ma se capita di far fare una passeggiata ai cani i compagnia, beh...sono talmente apprensivi che io, dentro, finisco sempre per innervosirmi un po'...è più forte di me. Loro si creano mille problemi che secondo me sono inutili, anzi non esistono, sono costantemente ossessionati dal timore che il loro cane (a seconda anche della taglia, è logico!) venga aggredito o più ancora che aggredisca qualcuno, o solo che infastidisca qualcuno...beh, sarà una mia impressione ma quei cani, che a volte risultano in effetti leggermente "schizzati", sarebbero più tranquilli se non venissero oppressi da tanta apprensività. A volte mi viene da chiedermi perchè così tanta gente scieglie di prendersi un cane, visto che vivono la presenza di un cane come un ulteriore stress..è già tanto stressante, la vita di per sè, per quasi tutti, ormai...

Troppo ci sarebbe ancora da dire su questo, ma la pianto qui.
Solo una cosuccia, per finire; io comprendo questi amici, perchè è vero che la convivenza pacifica con gli altri è ancor meno facile, quando si ha un cane. Beh, dal loro punto di vista io sono una pazzoide selvatica e svitata, perchè non mi creo questi problemi e a volte dichiaro, con molta bonomìa, che non occorre agitarsi così, tento insomma di minimizzare cose che in effetti non implicano alcun problema. Nulla da fare, loro sono sempre terrorizzati dal timore di "trovar da dire" con qualche intollerante o con qualcuno che vede in ogni cane che incontra (anche in quelli piccoli) una potenziale tigre assetata du sangue. Allora, questa è la linea di condotta comune a cui quasi tutti i padroni di cani si uniformano.
Ma dovrei spiegarmi ancor meglio, con esempi...e ora davvero è bene che mi fermi qui.
(A proposito, Akyaky, io non mi sento "padrona" della Ganja...è una parte che devo sostenere di fronte agli altri perchè così usa. Ma in realtà è lei che ha me!) [SM=x1169443]