00 02/10/2008 13:48
Mmhn... infatti...ho visto la notizia al TG e non ho proprio fatto i salti di gioia.

I tizi dei treni sembravano irremovibili sulla storia del certificato di disinfestazione (secondo me non ha senso, bho, Altair oggi non ne ha di zecche ma domani se se ne prende una?)... il famoso sottosegretario è una donna (ci avrei scommesso, chiedo scusa a tutti gli uomini) ebho, speriamo che arrivino finaziamenti, non voglio essere cattiva ma forse hanno fatto tutto 'sto casino (peraltro non voglio emulare un comico, ma vorrei davvero dire che era una decisione "in leggera controtendenza" con gli altri paesi europei... specie quelli più "civili", dove i cani possono andare anche nei ristoranti, perchè è scontato che siano puliti e bene educati... vabbè...)per ottenere soldi, vabbè non giudico... spero che li prendano, che li usino per pulire i treni e che lascino stare i cani. Vorrei scrivere una mail a trenitalia soltanto per spiegare la mia situazione (che qui è comune a molti), il mio trasferimento col cane l'anno scorso e il divieto improvviso che per me si tradurrebbe, davvero (non potendo portare Altair sui mezzi di superficie da molto tempo e non potendo comprare una macchina) in un divieto a trascorrere il Natale e le vacanze estive con la mia famiglia.

Viola...nemmeno io gliela ho mai messa. L'ho comprata, ce l'ha appesa al collare, ma non gliela metto. Lei non è un cucciolo a cui si può insegnare che la museruola è un gioco, è un cane impaurito scaraventato da me in due stazioni come BOLOGNA CENTRALE e MILANO CENTRALE, un cane impaurito che non sa cosa significhi mordere ma che sa, purtroppo, che quell'affare la rende molto vulnerabile bloccando la sua sola possibilità di difendersi che non userebbe mai. In poche parole Altair con museruola è Altair ancora più spaventata e io non gliela faccio questa cosa.

Nessuno dice niente, ha la fortuna di avere il viso molto dolce. Chiedono se morde e se ne vanno, anche i controllori. Un controllore a Bologna me la ha fatta tenere senza museruola anche in sala d'aspetto, dicendo che senz'altro non mordeva, aveva il viso troppo buono, ma voleva garanzie anche da me. Alcuni mi dicono di mettergliela. Io lo faccio e tre secondi dopo la tolgo. Lo so che sbaglio, pagherei una multa per questo, non mi interesserebbe.

Una volta però stavo scendendo la scala perchè ero alla mia stazione e in fondo alla scala un controllore grande e grosso mi ha proprio urlato contro, piazzandosi davanti ai gradini. Altair si è bloccata e tremava, io avevo anche il trasportino coi conigli (ammetto che la mia è un'esagerazione) e non so se hai presente come sono i gradini dei treni, quelli a chiocciola, non potevo appoggiare il trasportino per metterle la museruola, sarebbe ruzzolato giù. E lei si agitava sempre di più. C'è stata una ragazza (menomale) che ha visto la scena e mentre il controllore non la smetteva di gridare si è offerta di tenere il trasportino. Sempre mentre quello gridava mi sono seduta sui gradini, ho messo la museruola ad altair piano piano, le ho detto tante volte di non avere paura e ho cercato di condurla alla fine della scala, dove c'era un uomo di mezza età grande e grosso che le urlava. Riuscita a fare questa cosa, mi ha chiesto i biglietti. Ci ha messo un'ora a vederli ma erano ovviamente in super regola. Poi mi fa:
"Eh no!!!! qui non va!!!! signorina, con questi può scendere solo qui!!!"

"Era quello che cercavo di fare." ho detto piano.

Se mi arrabbiavo lei si spaventava di più... spero che non mi risucceda mai. Ma davvero, pur di portarla con me potrei cercare anche di abituarla alla museruola... che peraltro è in tessuto... anche se l'idea mi ripugna sul serio.
[Modificato da Akyaky 02/10/2008 13:51]



Spuntarono le prime stelle. Non sapeva che si chiamava Rigel, ma la vide. E sapeva che presto sarebbero spuntate tutte e che ci sarebbero stati tutti i suoi amici lontani. "Anche il pesce è mio amico"disse ad alta voce. "Non ho mai visto e mai sentito parlare di un pesce simile. Ma devo ucciderlo. Sono contento che non dobbiamo cercare di uccidere le stelle". Pensa se ogni giorno un uomo dovesse cercare di uccidere la luna, pensò. La luna scappa. Ma pensa se ogni giorno uno dovesse cercare di uccidere il sole...siamo nati fortunati, pensò. Poi gli dispiacque che il grosso pesce non avesse nulla da mangiare e il dispiacere non indebolì mai la decisione di ucciderlo. A quanta gente farà da cibo, pensò. Ma sono degni di mangiarlo? No, no di certo. Non c'è nessuno degno di mangiarlo, con questo suo nobile contegno e questa sua grande dignità.
Non capisco queste cose, pensò. Ma è una fortuna che non dobbiamo cercare di uccidere il sole o la luna o le stelle.

Basta già vivere sul mare e uccidere i nostri veri fratelli.
E. Hemingway, "Il vecchio e il mare"



Quando brillava il vespero vermiglio,
e il cipresso parea oro, oro fino,
la madre disse al piccoletto figlio:
"Così fatto è lassù tutto un giardino".
Il bimbo dorme e sogna i rami d'oro,
gli alberi d'oro, le foreste d'oro,
mentre il cipresso nella notte nera
scagliasi al vento, piange alla bufera
Giovanni Pascoli



Da bambino volevo guarire i ciliegi
quando, rossi di frutti, li credevo feriti
la salute per me li aveva lasciati
coi fiori di neve che avevan perduti...
e un sogno fu un sogno ma non durò poco
per questo giurai che avrei fatto il dottore
e non per un Dio ma nemmeno per gioco,
perchè i ciliegi tornassero in fiore,
perchè i ciliegi tornassero in fiore
F. de Andrè