Il Regno Perduto Il forum per chi ama e rispetta la natura e gli animali.

Sull'uccisione da parte di un cane del bambino beneventano

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    Akela il solitario
    Post: 4.085
    Sesso: Maschile
    00 14/10/2008 17:53
    L'uccisione del piccolo Mattia Maddalena a opera - presumibilmente - di un gruppo di cani randagi a Circello, in provincia di Benevento, ci lascia sgomenti e dispiaciuti ma non ci può impedire di riflettere con lucidità - e far riflettere - sulla piaga del randagismo in Italia. L'ennesima emergenza tra le emergenze, l'ennesimo segnale di incompetenza e incuria di migliaia di amministratori locali, provinciali e regionali del Belpaese.
    All'incompetenza, come spesso accade, si unisce l'illegalità, diffusa e ampiamente tollerata da molte amministrazioni, che genera l'assistenzialismo dei canili che spesso diventano canili lager, senza che si metta mano alla questione della sterilizzazione dei cani e alla moratoria delle vendite, da noi più volte auspicata...

    Il caso tragico di Mattia Maddalena è purtroppo uno tra i tanti che riempiono le nostre cronache e purtroppo temiamo - come veterinari impegnati per i diritti animali - che ora i poveri randagi del beneventano fungeranno da vero e proprio capro espiatorio, finendo massacrati in massa (come nel film Respiro del 2002, con Valeria Golino, dove si vede, a Lampedusa, la gente che spara ai cani randagi dalle finestre di casa), in un vero e proprio pogrom specista e - ricordiamolo - del tutto illegale.

    Il Governo - ha affermato il sottosegretario alla Salute Francesca Martini - pensa di risolvere la quesione con una nuova ordinanza, correttiva delle innumerevoli precedenti: guinzaglio obbligatorio per tutti i cani, anche quelli di piccola taglia, museruola in alcuni casi da valutare e, per tutti, il principio della responsabilità del padrone.

    «A gennaio scade la precedente ordinanza di Livia Turco - ha detto la Martini - che non mi pare sia stata particolarmente efficace, visti anche certi casi di cronaca. Proprio in questi giorni ci stiamo consultanto con le associazioni, i veterinari e chiunque vorrà dare il suo contributo alla discussione. Dopo le consultazioni, sicuramente prima di Natale, emetteremo una nuova ordinanza. Il principio guida sarà certamente quello della responsabilità da parte di chi possiede il cane, come peraltro ribadito da una recente sentenza della Cassazione».

    «Dovranno essere evitati - ha proseguito il sottosegretario - certi tipi di addestramento, che noi sappiamo essere ampiamente praticati ancora oggi, tesi a stimolare l'aggressività degli animali. Nella nuova ordinanza sarà obbligatorio il guinzaglio per tutti i cani, anche quelli considerati più docili. Inoltre, valuteremo nuovi criteri per l'adozione della museruola in determinati casi legati alla reattività dell'animale». Per quanto riguarda il tema del randagismo, il sottosegretario Martini ha ricordato che la responsabilità dell'applicazione delle norme che già esistono spetta ai sindaci e ai presidenti delle Regioni.

    Quanti di questi leggeranno queste righe?

    Dr. Enrico Moriconi Presidente AVDA.

    "La vera bellezza non si percepisce con gli occhi, ma col cuore"


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    ciuteina
    Post: 1.345
    Sesso: Femminile
    00 15/10/2008 22:05
    dopo l'aggressione di Benevento, ecco le spedizioni punitive ai randagi

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    8/ 10/ 2008
    Segnalazioni di esecuzioni di interi banchi, l'Enpa denuncia la "psicosi randagi"


    In attesa che l`autopsia sul corpo del piccolo Mattia Maddalena chiarisca definitivamente le cause del decesso, in particolare se l`aggressione sia stata perpetrata da un cane o altro animale selvatico, nel beneventano «è scoppiata una vera e propria psicosi di cui, proprio in queste ore, stanno cadendo vittima numerosi cani, randagi e domestici». È quanto afferma Carla Rocchi, presidente dell`Ente protezione animale (Enpa). L’Ente lancia l’allarme dopo aver ricevuto segnalazioni di «spedizioni punitive e di esecuzioni contro i cani randagi nel beneventano».

    Secondo alcune segnalazioni, gruppi di cacciatori avrebbero organizzato «spedizioni punitive», avvistato e ucciso interi branchi di cani randagi; mentre diversi proprietari di cani domestici, preoccupati di essere coinvolti nelle indagini sulla morte del piccolo Mattia, avrebbero ucciso a sangue freddo il loro animale: uno sparo isolato al momento opportuno quando altri rumori possano attutire l`eco della «doppietta».

    L`Ente Nazionale Protezione Animali, che rinnova il dolore e la partecipazione per la morte del piccolo Mattia, esprime «vivissima preoccupazione» per quanto sta accadendo e invita le autorità competenti a esercitare la massima sorveglianza per impedire il ripetersi di tali comportamenti disumani nei confronti dei cani, perseguendo a norma di legge quanti si rendessero colpevoli di atti così crudeli. «Ci troviamo di fronte a una vera e propria strage degli innocenti - ha concluso Carla Rocchi, presidente della Protezione Animali - i cani stanno pagando per una colpa non loro, una tragedia che sta mietendo altre vittime incolpevoli».

    (da Lazampa.it - La Stampa)

    __________________
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    Akyaky
    Post: 1.436
    Sesso: Femminile
    00 16/10/2008 12:35
    E' terribile. Ovviamente mi dispiace un sacco per il piccolo Mattia, inizialmente avevo sentito che si accusasse addirittura il suo cane, con cui era in giro... mentre io penso (ma non ho nessuna prova ovviamente...) che ci sia stata tipo una zuffa tra il suo cane e gli altri e lui sia purtroppo finito in mezzo.

    Ho sentito spesso dire che tanti cani affamati in strada "fanno branco", ma io non credo che si mettano ad uccidere bambini... senza motivo, insomma purtroppo uno straccio di motivo ci sarà stato, magari incomprensibile per noi, magari davvero assurdo, e un motivo che di certo non doveva costare una vita ma...

    Ma questa storia delle stragi di massa è terribile. Il comunicato dei vet al solito è pacato eccetera eccetera, se mai si raggiungerà un compromesso molti cani saranno già stati ammazzati da gente spaventata e ignorante... o forse anche solo crudele.

    Rimane comunque il fatto che un bambino non dovrebbe morire, e non così, questo è certo... ma nemmeno un cane dovrebbe morire in questa maniera...ricoveri o canili per randagi costano... e siamo al mio solito discorso, lì i randagi non sono al sicuro... ci vorrebbe, un canile... ma quando ci sono di mezzo i soldacci... ciao ciao...



    Spuntarono le prime stelle. Non sapeva che si chiamava Rigel, ma la vide. E sapeva che presto sarebbero spuntate tutte e che ci sarebbero stati tutti i suoi amici lontani. "Anche il pesce è mio amico"disse ad alta voce. "Non ho mai visto e mai sentito parlare di un pesce simile. Ma devo ucciderlo. Sono contento che non dobbiamo cercare di uccidere le stelle". Pensa se ogni giorno un uomo dovesse cercare di uccidere la luna, pensò. La luna scappa. Ma pensa se ogni giorno uno dovesse cercare di uccidere il sole...siamo nati fortunati, pensò. Poi gli dispiacque che il grosso pesce non avesse nulla da mangiare e il dispiacere non indebolì mai la decisione di ucciderlo. A quanta gente farà da cibo, pensò. Ma sono degni di mangiarlo? No, no di certo. Non c'è nessuno degno di mangiarlo, con questo suo nobile contegno e questa sua grande dignità.
    Non capisco queste cose, pensò. Ma è una fortuna che non dobbiamo cercare di uccidere il sole o la luna o le stelle.

    Basta già vivere sul mare e uccidere i nostri veri fratelli.
    E. Hemingway, "Il vecchio e il mare"



    Quando brillava il vespero vermiglio,
    e il cipresso parea oro, oro fino,
    la madre disse al piccoletto figlio:
    "Così fatto è lassù tutto un giardino".
    Il bimbo dorme e sogna i rami d'oro,
    gli alberi d'oro, le foreste d'oro,
    mentre il cipresso nella notte nera
    scagliasi al vento, piange alla bufera
    Giovanni Pascoli



    Da bambino volevo guarire i ciliegi
    quando, rossi di frutti, li credevo feriti
    la salute per me li aveva lasciati
    coi fiori di neve che avevan perduti...
    e un sogno fu un sogno ma non durò poco
    per questo giurai che avrei fatto il dottore
    e non per un Dio ma nemmeno per gioco,
    perchè i ciliegi tornassero in fiore,
    perchè i ciliegi tornassero in fiore
    F. de Andrè

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    ciuteina
    Post: 1.345
    Sesso: Femminile
    00 17/10/2008 09:37
    Mi perdonate se copio dal solito altro forum la discussione che si è svolta qualche giorno fa riguardo a questo triste episodo?
    Mi pare interessante e significativo perchè raccoglie reazioni e pareri diversi. Mi dispiace che la discussione si protragga un po' troppo...

    "Nei telegiornali si sente dire che molti cani sbranano la gente. Non è solo colpa loro, molti cani randagi che sono stati abbandonati soffrono per la perdita di una casa e di una famiglia, e magari perdono la testa fino ad impazzirsi, oppure cani che vengono sempre maltrattati va a finire che crescono in cattività. Non diciamo sempre che i cani sono cattivi, bisogna stare attenti perchè ci posso sbranare e bla bla bla...Perchè spesso è anche colpa nostra, quindi pensiamo di più sulle cose che facciamo prima di farle e non accusiamo gli animali ingiustamente."



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    ciuteina
    Post: 1.345
    Sesso: Femminile
    00 17/10/2008 09:39
    "Ho sentito l'episodio a cui ti riferisci, questo caso è diverso dagli altri che si sentono in tv per il fatto che non si trattava di un cane domestico, che ha sempre vissuto in casa e con le persone ma di un cane randagio, magari di seconda o terza generazione e che non ha mai avuto contatti con le persone...
    Ora, mi vengono alcuni dubbi... prima di tutto, mentre il cane sbranava il bambino, dove erano i genitori??? Un cane non ci mette un secondo ad uccidere un bambino a morsi, per essere arrivato ad ucciderlo, pur essendo di taglia grossa deve averlo rincorso, morso piu volte, magari ha perso la presa e ha dovuto riprenderlo...in tutto questo tempo nessuno si è accorto di nulla??

    Secondo problema... un cane non impazzisce di colpo e aggredisce la gente...un cane sano non lo farebbe mai! I randagi di solito se non sono cani abbandonati ma cani che hanno sempre vissuto in strada hanno paura delle persone e scappano, cercano di limitare al limite i contatti e attaccano solo per difesa se non hanno altre vie di fuga.
    Se il cane inselvatichito avesse attaccato il bambino per fame, scambiandolo per una preda, avrebbe per lo meno iniziato a divorarne il corpo, e nel tg non hanno parlato di questo, pare semplicemente che il cane abbia aggredito il bambino per il gusto di farlo e una volta ucciso se ne sia andato pacificamente....i cani non si comportano in questo modo se agiscono naturalmente, secondo me c'è qualcosa da chiarire in questa storia, ma ovviamente non lo sapremo mai perchè dalla tv arrivano solo notizie distorte a piacere dai giornalisti per fare scalpore..."
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    ciuteina
    Post: 1.345
    Sesso: Femminile
    00 17/10/2008 09:40
    "Sono perfettamente d'accordo.
    Purtroppo la tv è un mezzo per condizionare (dire "manipolare" sta male) i cervelli della gente, i media non badano ad approfondire i fatti di cronaca, a loro basta fare sensazionalismo.
    Così si vengono a creare casi di allarmismo ingiustificato, anche nei confronti dei cani.
    Hai ragione, Vale, i giornalisti divulgano fatti di cronaca in modo incompleto, superficiale, distorto ad arte: l'importante è fare notizia. Peccato che ci sia tanta gente disposta a bersi tutto, senza ragionare tanto.
    In questi casi esposti con così poca chiarezza, ci rimette la categoria dei cani in toto: gli viene affibbiata una fama pessima, di potenziali "sbranatori". E' piuttosto vergognoso."

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    ciuteina
    Post: 1.345
    Sesso: Femminile
    00 17/10/2008 09:41
    "...io ho solo una cosa da dire di fronte ad una tragedia simile:
    -condolianze alla famiglia-


    Mi sono trovato io stesso aggredito da un cane e posso dire che anche un gesto inconsulto come un grido o cominciare a correre è sufficiente a scatenare la furia di un animale SEMPRE pericoloso come un cane.


    ... in questi drammi non è possibile trovare un vero colpevole, ne il cane, ne i genitori del bambino, ne il bambino stesso, sempicemente perchè non c'è un colpevole, ma solo vittime.

    Personalmente quando mio figlio si avvicina o viene avvicinato sia dal mio cane che dal cane di conoscenti sono sempre lì presente ad un passo.
    Ma davvero, spesso la casualità si tinge dei colori della tragedia, quindi pensiamo una preghiera al bimbo che ha avuto una fine atroce che non auguro davvero a nessuno.

    E pensiamo anche a tutte quelle persone che a titolo gratuito si offrono volontarie nei canili per adoperarsi e far sì che questi eventi siano sempre più difficili a realizzarsi."
    __________________
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    ciuteina
    Post: 1.345
    Sesso: Femminile
    00 17/10/2008 09:43
    "Paolo è vero che a volte basta pochissimo a scatenare l'aggressività di un cane, specialmente un randagio che non è socializzato e non comprende il linguaggio dell'uomo...
    Però ripeto, un cane che non è mai entrato in contatto con le persone non si sognerebbe mai di aggredire un bambino senza motivo!! Se il motivo era la fame non avrebbe abbandonato il corpicino del bambino integro, non un cane di grossa taglia, né tantomeno un branco... se il motivo fosse stato la paura, fidati, il cane sarebbe scappato...in aperta campagna, con mille vie di fuga l'aggressione non sarebbe mai avvenuta..

    Mi dispiace moltissimo per il bambino e ovviamente anche i genitori non meritavano certo questo, però io troppo spesso vedo genitori irresponsabili che lasciano i bambini soli senza preoccuparsi di cosa fanno, dove vanno, non solo pensando agli animali, ma in generale, al giorno d'oggi si vedono ragazzini di 10 anni che vanno in strada da soli e sinceramente se poi capita qualcosa non mi sento di giustificare completamente i genitori... la campagna, cani a parte, può essere davvero pericolosa per un ragazzino.

    Quando poi ci sono di mezzo gli animali, certi genitori danno il peggio di sé... ricordo il caso qui a Milano, dell'Akita Inu che avrebbe morso senza motivo una bambina di due anni...quello che i media non hanno detto era che il cane veniva tenuto su un balconcino perennemente al sole, senza riparo con una catena di un metro, e i genitori mandavano la piccolina a togliergli la ciotola della pappa...
    O ancora, un caso che ho letto qualche settimana fa, un'allegra famigliola aveva lasciato i bambini in giardino con il cane di grossa taglia, nero e gli adulti dentro casa non si preoccupavano di vedere cosa facessero i bimbi. Faceva caldo e il cane cercava refrigerio sotto le piante, ma i bambini lo trascinavano per il collare forzatamente al sole, questo più e più volte finchè il cane esasperato non ha morso uno dei bambini... in questi e molti altri casi secondo me i genitori hanno una responsabilità eccome. Certo, il pensiero di quello che stanno passando ora i genitori del bambino sbranato non lo auguro a nessuno e mi spiace per loro, però se si facesse un pò piu di attenzione a questi bambini certi incidenti non succederebbero..."

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    ciuteina
    Post: 1.345
    Sesso: Femminile
    00 17/10/2008 09:44
    "E' tutto vero ciò che dice Vale.
    Certo che il mio cordoglio (e di chi mi ha preceduto nella discussione) va ai parenti del povero bambino che ha fatto una fine così orribile.
    Io critico aspramente i tg e notiziari in genere per il MODO con cui ci imbandiscono questi episodi tragici, e con me, credo, chi ha iniziato il discorso. Stavo per farlo io."
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    ciuteina
    Post: 1.345
    Sesso: Femminile
    00 17/10/2008 09:45
    "Mi aggiungo al coro solo per sottolineare come si sottovaluti il fatto di insegnare ai bimbi come relazionarsi con gli animali in genere.

    troppo spesso si dà per scontato che i cani capiscano e rispettino l'uomo...dimenticando che, prima di tutto, sono ANIMALI con instinti e schemi di ragionamento diversi dai nostri.

    anche quando se ne sceglie uno da inserire in famiglia troppo spesso si privilegiano dettagli insignificanti quali taglia...colore...tipo di pelo...aspetto estetico...


    in ogni caso...povero bimbo."
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    Akela il solitario
    Post: 4.085
    Sesso: Maschile
    00 17/10/2008 11:59
    Poveri cani... Ciò dimostra quanto facilmente l'uomo finisca per fare di un erba un fascio. Posso capire la rabbia e il dispiacere per la morte di quel povero bambino, ma altre morti innocenti non riporteranno le cose come erano.
    Per l'ennesima volta si va a risolvere un problema con il sangue, un problema magari largamente prevenibile, un problema conseguenza di mancate responsabilità.
    Questi nostri "eroici" cacciatori che ad ogni caccia affrontano le aspre forze della natura, armati "soltanto di un misero fucile", ed ogni volta risultano vittoriosi, dovrebbero puntare il fucile contro chi commette l'abbandono di animali.
    Puntarselo contro a vicenda, dato che loro quando un cane non è utile nella nobile arte della caccia lo buttano...


    "La vera bellezza non si percepisce con gli occhi, ma col cuore"


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    ciuteina
    Post: 1.345
    Sesso: Femminile
    00 18/10/2008 11:26
    Pienamente d'accordo...
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    ciuteina
    Post: 1.345
    Sesso: Femminile
    00 27/10/2008 10:05
    Dall'interessante sito segnalato da Violante, www.promiselnd.it ho estratto questo articolo, sempre a riguardo al tragico recente episodio del povero bimbo sbranato nel beneventano.

    A Cercello, nel beneventano, si sono consumati due drammi: uno riguarda la fine di Mattia Maddalena. Un bambino descritto da tutti come fiducioso nella vita, allegro e pieno di speranze per l'avvenire.
    L'altro dramma è quello della strage di animali seguita al tristissimo episodio.
    Se una considerazione tristissima può essere fatta, riguarda la inadempienza delle autorità locali rispetto all'applicazione delle leggi per il controllo del randagismo.

    Il fenomeno infatti non si elimina attraverso le "spedizioni" attualmente in corso sul territorio del beneventano, ma con il controllo delle presenze animali, usando le risorse che da anni la legge pone a disposizione delle istituzioni.

    L'ispezione disposta dal ministero della Salute per accertare comportamenti ed eventuali inadempienze potrà contribuire a far luce sulle cause che hanno determinato quanto è accaduto. Certo non restituirà Mattia ai suoi genitori, alla sua famiglia, al maremmano di casa che lo ha vegliato dopo la tragedia.

    Come spesso accade, certa stampa - per fortuna non tutta - ha dato fondo al repertorio a tinte fortissime descrivendo situazioni poi smentite dai risultati autoptici sul corpo di Mattia.
    Anche a questi toni esasperati si deve l'apertura di vere e proprie battute e spedizioni punitive contro animali colpevoli solo di essere stati abbandonati da padroni infami.
    Dalle indagini in corso emerge un altro dato inquietante che, se confermato, potrebbe spiegare le cause della tragedia.

    Nel beneventano, infatti, sono state segnalate situazioni di combattimenti clandestini di cani con conseguente addestramento di povere bestie incolpevoli, all'attacco per difendere la propria vita. Se ad assalire Mattia fosse stato, come le prime risultanze lasciano immaginare, un cane sfuggito al circuito dei combattimenti, ancora una volta la responsabilità sarebbe da attribuire a delinquenti umani. I cani diventano pericolosi solo se l'uomo li vuole rendere tali.

    Questo convincimento è confermato da tutti coloro che si avvicinano al problema senza pregiudiziali ideologiche; veterinari e medici comportamentisti confermano quanto la natura etologica del cane possa essere modificata solo dalla volontà crudele di alcuni inqualificabili esseri umani.
    Dopo anni di battaglie faticose che hanno visto schieramenti bipartisan a sostegno dei diritti degli animali, assistiamo oggi ad una sorta di involuzione controriformistica per cui si tende a scaricare su di essi frustazioni, nevrosi, pregiudizi.

    Vale la pena di spendere due parole sulla questione Trenitalia che, con mano infelicissima, aveva disposto, per poi sospendere - e, ci auguriamo non riproporre mai più - una modifica del proprio regolamento, imputando agli animali la presenza nei treni di pulci, zecche e cimici. Solo qualche dato: secondo la stessa Trenitalia, sui treni è stata rilevata una presenza solo sporadica di cimici, peraltro non riconducibili all'animale come veicolo. Oltretutto, la presenza di animali nel loro complesso, sempre secondo dati forniti da Trenitalia, ammonta a sole 5,17 unità al giorno su 9mila treni circolanti.

    Gli animali in questione non sono sempre cani. In questo dato irrilevante sono compresi infatti anche gatti, conigli nani, tartarughe e persino pesci rossi. Mi chiedo come sia possibile che Trenitalia abbia aperto un contenzioso e speso la propria immagine su un problema inesistente nella sostanza e nella dimensione. L'obiettivo che le associazioni continuano a perseguire, trovando per fortuna nel Parlamento una risposta serena e molto diversa da posizioni preconcette e fobiche, è quello di rendere migliore, per quanto possibile, l'esistenza degli animali e delle persone che li accudiscono e li amano.

    Carla Rocchi
    presidente nazionale dell'Ente nazionale protezione animali (Enpa)

    Fonte:
    Liberazione Animale - (09/10/2008 pag. 8)
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    Akyaky
    Post: 1.436
    Sesso: Femminile
    00 27/10/2008 14:47
    Quoto il capobranco... e Carla Rocchi. Bellissimo articolo, grazie Ciuteina!



    Spuntarono le prime stelle. Non sapeva che si chiamava Rigel, ma la vide. E sapeva che presto sarebbero spuntate tutte e che ci sarebbero stati tutti i suoi amici lontani. "Anche il pesce è mio amico"disse ad alta voce. "Non ho mai visto e mai sentito parlare di un pesce simile. Ma devo ucciderlo. Sono contento che non dobbiamo cercare di uccidere le stelle". Pensa se ogni giorno un uomo dovesse cercare di uccidere la luna, pensò. La luna scappa. Ma pensa se ogni giorno uno dovesse cercare di uccidere il sole...siamo nati fortunati, pensò. Poi gli dispiacque che il grosso pesce non avesse nulla da mangiare e il dispiacere non indebolì mai la decisione di ucciderlo. A quanta gente farà da cibo, pensò. Ma sono degni di mangiarlo? No, no di certo. Non c'è nessuno degno di mangiarlo, con questo suo nobile contegno e questa sua grande dignità.
    Non capisco queste cose, pensò. Ma è una fortuna che non dobbiamo cercare di uccidere il sole o la luna o le stelle.

    Basta già vivere sul mare e uccidere i nostri veri fratelli.
    E. Hemingway, "Il vecchio e il mare"



    Quando brillava il vespero vermiglio,
    e il cipresso parea oro, oro fino,
    la madre disse al piccoletto figlio:
    "Così fatto è lassù tutto un giardino".
    Il bimbo dorme e sogna i rami d'oro,
    gli alberi d'oro, le foreste d'oro,
    mentre il cipresso nella notte nera
    scagliasi al vento, piange alla bufera
    Giovanni Pascoli



    Da bambino volevo guarire i ciliegi
    quando, rossi di frutti, li credevo feriti
    la salute per me li aveva lasciati
    coi fiori di neve che avevan perduti...
    e un sogno fu un sogno ma non durò poco
    per questo giurai che avrei fatto il dottore
    e non per un Dio ma nemmeno per gioco,
    perchè i ciliegi tornassero in fiore,
    perchè i ciliegi tornassero in fiore
    F. de Andrè