00 18/11/2008 09:31
(AGI) - Gorizia, 15 nov. - Dieci cuccioli di cane provenienti dall'Ungheria, trasportati a bordo di un'autovettura in tre contenitori in plastica, sono stati scoperti e sequestrati dalla Guardia di Finanza di Gorizia a Monfalcone (Gorizia).
L'automobilista, un cittadino ungherese, era in possesso di documentazione veterinaria falsa, tra cui passaporti canini scritti con inchiostro cancellabile, nei quali era attestata la presenza di un chip nel corpo degli animaletti, in realta' inesistente. I cani, tutti intorno ai 40 giorni di vita e di razza pregiata (Francia Bulldog, West Highland, Carlino), sarebbero stati rivenduti a un prezzo non inferiore ai 1.200 euro ciascuno; alla nascita erano stati venduti a circa cento euro per capo. Le norme comunitarie vietano l'introduzione in Italia di cuccioli di eta' inferiore ai tre mesi, soprattutto se destinati a scopi commerciali. Il cittadino ungherese e' stato denunciato per i reati di falso e ricettazione, mentre i cuccioli sequestrati sono stati affidati a una struttura sanitaria convenzionata in grado di garantire le cure necessarie, soprattutto in ragione della tenera eta' degli animali. (AGI)


Questi cuccioli arrivano in Italia, nelle vetrine dei negozi, vengono comprati, e spesso i proprietari se li vedono morire davanti agli occhi in poco tempo... per questo si continua a dire, quando si compra un cane, di informarsi molto bene sulla loro provenienza... per non vedersi morire il cane, e per non finanziare più questo commercio assurdo.
Poi io ovviamente sono molto più di parte, e se me lo chiedessero consiglierei un bel meticcio da un canile... [SM=x1169427]



Spuntarono le prime stelle. Non sapeva che si chiamava Rigel, ma la vide. E sapeva che presto sarebbero spuntate tutte e che ci sarebbero stati tutti i suoi amici lontani. "Anche il pesce è mio amico"disse ad alta voce. "Non ho mai visto e mai sentito parlare di un pesce simile. Ma devo ucciderlo. Sono contento che non dobbiamo cercare di uccidere le stelle". Pensa se ogni giorno un uomo dovesse cercare di uccidere la luna, pensò. La luna scappa. Ma pensa se ogni giorno uno dovesse cercare di uccidere il sole...siamo nati fortunati, pensò. Poi gli dispiacque che il grosso pesce non avesse nulla da mangiare e il dispiacere non indebolì mai la decisione di ucciderlo. A quanta gente farà da cibo, pensò. Ma sono degni di mangiarlo? No, no di certo. Non c'è nessuno degno di mangiarlo, con questo suo nobile contegno e questa sua grande dignità.
Non capisco queste cose, pensò. Ma è una fortuna che non dobbiamo cercare di uccidere il sole o la luna o le stelle.

Basta già vivere sul mare e uccidere i nostri veri fratelli.
E. Hemingway, "Il vecchio e il mare"



Quando brillava il vespero vermiglio,
e il cipresso parea oro, oro fino,
la madre disse al piccoletto figlio:
"Così fatto è lassù tutto un giardino".
Il bimbo dorme e sogna i rami d'oro,
gli alberi d'oro, le foreste d'oro,
mentre il cipresso nella notte nera
scagliasi al vento, piange alla bufera
Giovanni Pascoli



Da bambino volevo guarire i ciliegi
quando, rossi di frutti, li credevo feriti
la salute per me li aveva lasciati
coi fiori di neve che avevan perduti...
e un sogno fu un sogno ma non durò poco
per questo giurai che avrei fatto il dottore
e non per un Dio ma nemmeno per gioco,
perchè i ciliegi tornassero in fiore,
perchè i ciliegi tornassero in fiore
F. de Andrè