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gatti nel mirinno di cerbottane a Bracciano

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    Akyaky
    Post: 1.436
    Sesso: Femminile
    00 01/12/2008 08:45
    Nei giorni passati nel centro storico di Bracciano diversi gatti sono stati trovati in condizioni agonizzanti a causa di proiettili premeditatamente costruiti con chiodi, carta e sigillati con colla. Vittime molto probabilmente di bravate adolescenziali. Alcuni di questi gatti sono stati fermati da gente che abitava nei dintorni e sono riusciti ad estrarre dei chiodi profondamente penetrati nei corpi. Ad un povero gatto ne sono stati rimossi 3.

    Un ragazzino di circa tredici anni e` stato colto in flagrante mentre sparava uno di questi proiettili ad un povero gatto. Un abitante e` riuscito a salvare la povera bestia disarmando il ragazzino in tempo.

    Purtroppo non si hanno altre notizie al riguardo ma e` pur chiaro che questi atti di estrema crudelta` dovrebbero essere investigati dalle autorita` locali in modo tale da poter risalire ai colpevoli e insegnarli una buona lezione di educazione civica-morale. Si spera che questa lezione possa servire agli adolescenti direttamente interessati, e anche ai genitori che sono responsabili per i loro comportamenti.

    Ci si puo` solo chiedere se questi atti di violenza finiranno, o se sono solo una tappa prima di passare anche ad altri bambini o passanti, completamente ignari di quello che succede oggi nel nostro vicinato.

    Intanto in giro per il centro storico di Bracciano si cominciano a vedere questi volantini che riportanto le immagini dei proiettili utilizzati per torturare i poveri gatti. Una didascalia accompagna queste immagini incitando la gente a denunciare alle forze dell’ordine se mai dovessero avvistare tale crudelta` rivolta ai poveri gatti.




    Spuntarono le prime stelle. Non sapeva che si chiamava Rigel, ma la vide. E sapeva che presto sarebbero spuntate tutte e che ci sarebbero stati tutti i suoi amici lontani. "Anche il pesce è mio amico"disse ad alta voce. "Non ho mai visto e mai sentito parlare di un pesce simile. Ma devo ucciderlo. Sono contento che non dobbiamo cercare di uccidere le stelle". Pensa se ogni giorno un uomo dovesse cercare di uccidere la luna, pensò. La luna scappa. Ma pensa se ogni giorno uno dovesse cercare di uccidere il sole...siamo nati fortunati, pensò. Poi gli dispiacque che il grosso pesce non avesse nulla da mangiare e il dispiacere non indebolì mai la decisione di ucciderlo. A quanta gente farà da cibo, pensò. Ma sono degni di mangiarlo? No, no di certo. Non c'è nessuno degno di mangiarlo, con questo suo nobile contegno e questa sua grande dignità.
    Non capisco queste cose, pensò. Ma è una fortuna che non dobbiamo cercare di uccidere il sole o la luna o le stelle.

    Basta già vivere sul mare e uccidere i nostri veri fratelli.
    E. Hemingway, "Il vecchio e il mare"



    Quando brillava il vespero vermiglio,
    e il cipresso parea oro, oro fino,
    la madre disse al piccoletto figlio:
    "Così fatto è lassù tutto un giardino".
    Il bimbo dorme e sogna i rami d'oro,
    gli alberi d'oro, le foreste d'oro,
    mentre il cipresso nella notte nera
    scagliasi al vento, piange alla bufera
    Giovanni Pascoli



    Da bambino volevo guarire i ciliegi
    quando, rossi di frutti, li credevo feriti
    la salute per me li aveva lasciati
    coi fiori di neve che avevan perduti...
    e un sogno fu un sogno ma non durò poco
    per questo giurai che avrei fatto il dottore
    e non per un Dio ma nemmeno per gioco,
    perchè i ciliegi tornassero in fiore,
    perchè i ciliegi tornassero in fiore
    F. de Andrè

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    ciuteina
    Post: 1.345
    Sesso: Femminile
    00 01/12/2008 12:15
    Brutti bastardi vigliacchi! Povere bestiole...
    Ma Aky, da quale fonte hai preso questa notizia?
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    Akyaky
    Post: 1.436
    Sesso: Femminile
    00 02/12/2008 12:02
    www.haisentito.it



    Spuntarono le prime stelle. Non sapeva che si chiamava Rigel, ma la vide. E sapeva che presto sarebbero spuntate tutte e che ci sarebbero stati tutti i suoi amici lontani. "Anche il pesce è mio amico"disse ad alta voce. "Non ho mai visto e mai sentito parlare di un pesce simile. Ma devo ucciderlo. Sono contento che non dobbiamo cercare di uccidere le stelle". Pensa se ogni giorno un uomo dovesse cercare di uccidere la luna, pensò. La luna scappa. Ma pensa se ogni giorno uno dovesse cercare di uccidere il sole...siamo nati fortunati, pensò. Poi gli dispiacque che il grosso pesce non avesse nulla da mangiare e il dispiacere non indebolì mai la decisione di ucciderlo. A quanta gente farà da cibo, pensò. Ma sono degni di mangiarlo? No, no di certo. Non c'è nessuno degno di mangiarlo, con questo suo nobile contegno e questa sua grande dignità.
    Non capisco queste cose, pensò. Ma è una fortuna che non dobbiamo cercare di uccidere il sole o la luna o le stelle.

    Basta già vivere sul mare e uccidere i nostri veri fratelli.
    E. Hemingway, "Il vecchio e il mare"



    Quando brillava il vespero vermiglio,
    e il cipresso parea oro, oro fino,
    la madre disse al piccoletto figlio:
    "Così fatto è lassù tutto un giardino".
    Il bimbo dorme e sogna i rami d'oro,
    gli alberi d'oro, le foreste d'oro,
    mentre il cipresso nella notte nera
    scagliasi al vento, piange alla bufera
    Giovanni Pascoli



    Da bambino volevo guarire i ciliegi
    quando, rossi di frutti, li credevo feriti
    la salute per me li aveva lasciati
    coi fiori di neve che avevan perduti...
    e un sogno fu un sogno ma non durò poco
    per questo giurai che avrei fatto il dottore
    e non per un Dio ma nemmeno per gioco,
    perchè i ciliegi tornassero in fiore,
    perchè i ciliegi tornassero in fiore
    F. de Andrè