00 06/08/2010 19:27
Beh Paolo, io davvero non so cosa dire... quasi non riesco a credere che tu sia giunto a quasi metà di quella "roba"!
Credo che finora sia stato l'unico (e forse l'unico resterai ad esserci riuscito [SM=x1169416] ...tu stesso lo lasci capire ed hai perfettamente ragione!
Sì, ovvio, Kim è la Cinzia, in parte... ma ti assicuro che è anche Kim stesso!
Puoi non credermi, ma se non fosse stata la -relativamente breve ma densa- convivenza con quell'essere in particolare e la frequentazione obbligata con cani e "padroni" grazie all'arrivo della Ganja-Ciotta (non cercata e non voluta, puramente occasionale) che mi ha dispiegato innanzi un intero universo che non conoscevo, io non avrei mai scritto di me, sia pure usando la bocca di un altro soggetto. Anzi, quando mi sono cimentata nella stesura, non avevo la minima intenzione di parlare di me stessa; poi è stato inevitabile, dato l'argomento, che non può essere disgiunto dal mio sentire più profondo... inutile, è così! E che mi ha fatto scaturire tutte quelle
considerazioni che finiscono per descrivere un po' anche me... ma potevo d'altra parte non chiedermi cosa pensava di me quel lupo-cane? Che tipo di umano vedeva in me? Perchè aveva scelto me, verso la fine della sua vita? Beh, questo accade molto più avanti, non so se ci arriverai.
E scusami per l'atteggiamento ridicolmente romantico, ma ciò che mi ha indotto a scrivere (controvoglia, tra l'altro, non mi crederai!) è stato il ricordo di quello sguardo, il modo in cui mi guardavano quegli occhi... parlavano sì, come parlano gli occhi di tutti i cani. E di tutti gli essere sprovvisti di parola, e scusa l'ennesima considerazione romantica e puerile, dal suono retorico. Io (nella mia suprema follia, forse [SM=x1169408]) ho sentito come un dovere il
fissare su carta ciò che infantilmente, favolisticamente (secondo il senso comune [SM=g27986] ) mi pareva che mi comunicassero quegli occhi... tutto il resto è venuto di conseguenza, e ti ripeto, mi è stato inevitabile perchè imprescindibile dalla storia. Non avrei mai creduto di assistere a una storia del genere, assolutamente imprevista... tanto meno di sentire il dovere di scriverla, senza compromessi... senza tagli nè ritocchi che la renderebbero, lo so bene, più scorrevole e "digeribile".

Beh adesso la pianto con le chiacchiere, tra l'altro credo di essermi spiegata molto male, per il momento di dico solo grazie. [SM=x1169375] [SM=x1169439]