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La LAV contro il circo a Viterbo

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    Akela il solitario
    Post: 4.085
    Sesso: Maschile
    00 27/04/2009 09:30
    Di seguito una nota di Christiana Soccini (responsabile territoriale Lav Onlus - PdR Tarquinia)



    (OnTuscia) – VITERBO – (md) Il circo è un'attività poco propensa ai mutamenti, adagiata su un’idea romantica quanto falsa di rappresentazione di un mondo fatato che negli ultimi anni si è vista obbligata ad intraprendere nuovi ed interessanti percorsi professionali che non prevedono l'uso di animali nelle esibizioni. L'avanzare delle scoperte sul comportamento animale, la nascita del Movimento per i Diritti Animali hanno infatti determinato l'avanzare di istanze che chiedono da tempo al mondo circense di abbandonare l'uso di animali negli spettacoli.



    Come per gli zoo, i circhi sono ormai ritenuti dalla morale comune luoghi tristi e diseducativi. Anzi, la moderna pedagogia ritiene che l’esibizione di animali in attività e contesti innaturali mostri un forte aspetto diseducativo, per cui i bambini apprenderebbero la liceità dell'assoggettare un altro individuo, nella fattispecie più debole, facendo radicare lo stereotipo dell'animale stupido, senza dignità e incapace di soffrire. In condizioni di cattività o di continuo condizionamento a contesti o pratiche innaturali, invece, nell’individuo compaiono patologie comportamentali: stereotipie, apatia, aggressività. Tali aberrazioni del comportamento hanno portato in non pochi casi ad aggressioni e uccisioni da parte degli animali verso, guarda caso, proprio dei loro domatori.



    E’ inoltre risaputo che animali potenzialmente pericolosi come felini, elefanti, ippopotami, orsi e scimmie, sono detenuti ancora in catene e addestrati tramite punizioni e percosse, tanto che negli anni non sono state poche le condanne penali per maltrattamento di animali comminate a diverse strutture. Diversi Paesi hanno ormai emanato leggi e criteri per una migliore detenzione degli animali nei circhi e negli zoo redatte sulla base delle necessità etologiche di ogni specie.



    In Italia, nel 1996, la LAV Lega Antivivisezione presenta una prima Proposta di Legge "Nuove norme sull'uso degli animali in circhi e spettacoli viaggianti", che viene sottoscritta da centinaia di parlamentari e senatori e a cui aderiscono Regioni, Province, Comuni e Comunità Montane. Ma la lobby dei circensi è troppo potente e la proposta cade nel silenzio. I circhi possono continuare così a godere di lauti finanziamenti statali, senza i quali, visto il declino di popolarità, le famiglie circensi dovrebbero abituarsi a svolgere un altro mestiere. Nel maggio 2000 la Commissione Scientifica Cites italiana dispone una serie di indicazioni per il mantenimento in cattività di specie esotiche e, giacché nessun circo è in grado di soddisfare le necessità biologiche di elefanti, tigri, leoni, rettili o primati adempiendo alle disposizioni della Commissione, sono sempre di più i Comuni che vietano l’attendamento di circhi con animali. E’ di pochi mesi una nuova Proposta di Legge bipartisan per la graduale dismissione degli animali nei circhi, redatta con il contributo LAV e presentata dall’Intergruppo Parlamentare Animali.



    Con la crisi, a partire dagli Anni Settanta, sulla scena artistica compare così il Circo contemporaneo fondato sulla valorizzazione delle abilità umane e dell'antica tradizione girovaga di trovatori e saltimbanchi. Nel 1983 in Canada nasce il Cirque du Soleil, il più grande spettacolo circense senza animali, che ottiene grandi consensi anche oltre oceano. È l'inizio di un successo che attira grandi quantità di pubblico nelle piazze di città e paesi, luoghi di presentazione privilegiati per queste rappresentazioni di alto valore artistico e teatrale. Artisti funamboli, giocolieri, mimi, clown, danzatori, sceneggiatori e musicisti di altissimo livello riescono a stupire ad ogni spettacolo grazie alle loro abilità, alle splendide coreografie inserite in cornici storiche, alla grazia che traspare dai giochi di luce, alle contaminazioni etniche. In Italia il primo a mettersi in gioco è proprio un Orfei, Paride, che abbandona gli animali esotici puntando tutto sulle atmosfere felliniane.



    Le premesse per la rinascita del circo come luogo dove immaginario e sogno si materializzano sono già presenti, bisogna saperle favorire anche da parte delle Amministrazioni comunali e da parte dei cittadini che, con la loro scelta di non acquistare i biglietti di spettacoli con animali, possono contribuire alla salvaguardia della dignità degli animali.



    Per queste ragioni esprimiamo forte disappunto per la recente scelta da parte del Comune di Viterbo e di tutti quei Comuni che concedono l’attendamento ai circhi che fanno uso di animali preferendo offrire questi tristi spettacoli alla cittadinanza anziché investire in proposte culturali più impegnative.

    "La vera bellezza non si percepisce con gli occhi, ma col cuore"


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    ciuteina
    Post: 1.345
    Sesso: Femminile
    00 04/05/2009 21:41
    A questo proposito c'è un dossier molto interessante sulle conseguenze di questa barbara tradizione...
    www.tradizioniviolente.org/do...onseguenze.pdf

    Avrei voluto copiare l'intero documento qui, ma è davvero troppo lungo...

    Per chi è interessato comunque metto solo l'intro..

    LE CONSEGUENZE FISICHE, PSICOLOGICHE E GLI ABUSI
    www.tradizioniviolente.it
    Comportamenti anormali e privazioni
    Gli animali in cattività, sofferenti a causa di spazi inadeguati alle specie, convivenze difficili
    con altri animali, stress e frustrazione, dimostrano il loro disagio con un comportamento
    anormale. Gli esperti hanno identificato un grande numero di comportamenti anormali, tra i
    quali i movimenti ripetitivi privi di senso, il camminare avanti e indietro, movimenti veloci
    della testa dall’alto verso il basso oppure in modo ondulatorio, che si sviluppano in
    comportamenti più radicati.
    Il nostro studio ha individuato un comportamento disturbato in una grande quantità di
    specie tra cui elefanti, cavalli, lama, leoni e tigri. Gli animali dei circhi sono costretti
    all’isolamento combinato alla reclusione quindi non è sorprendente osservare questi
    comportamenti anormali causati dalla frustrazione, se non si ha la possibilità di fare altro
    che camminare su e giù, è molto probabile che ogni creatura faccia lo stesso.
    I comportamenti spaziavano da animali chiaramente disturbati ad altri “solo” fortemente
    frustrati, i quali forse ripetono lo stesso percorso semplicemente perché non hanno altro
    posto dove andare.
    Già lo studio eseguito in precedenza sullo stress e i danni psicologici degli animali dei
    circhi risalente al 1989 ha dimostrato che:
    tutte le specie osservate mostravano costanti di comportamento anormale e che questo
    comportamento anormale poteva occupare anche una parte considerevole del tempo
    degli animali;
    gli elefanti del circo impiegavano 60% del loro tempo a muovere avanti e indietro gli arti
    incatenati, e i comportamenti anormali occupavano il 25% del loro tempo;
    gli orsi camminavano a lungo o senza una chiara direzione per il 30% del loro tempo
    Abbiamo trovato elefanti che dondolavano implacabilmente la loro testa, cavalli e altri
    animali nelle stalle che roteavano la testa, tigri e leoni ed altri felini che camminavano su e
    giù per la loro piccola gabbia. Tutti gli animali osservati nelle stalle, legati o incatenati,
    erano frustrati e annoiati e mostravano un desiderio represso di libertà. Tutto ciò è stato
    osservato sia durante le tournées che durante il periodo di pausa.
    Le nostre scoperte indicano che la situazione appare peggiore rispetto a quella riportata
    precedentemente; per esempio è stato osservato che un elefante è stato incatenato per il
    96% del suo tempo, mentre nel 70-90% del suo tempo l’animale ripeteva movimenti a
    scatti e ondulatori.


    Successivamente il testo si sviluppa nei seguenti capitoli:
    - Analisi di comportamento stereotipato in un gruppo di elefanti da circo
    - Altri casi (tigre, lupo, iena, cammello, cavallo, orso, scimmia, leone...)
    - Sofferenza generale: ambiente e gestione degli animali
    - Abusi fisici
    - Elefanti
    - Grandi felini
    - Scimpanzé, pollo, ippopotamo

    Buona lettura...