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Il cane di Beckham viaggia in «business». 2.300 euro per un volo Londra-Usa

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    Akyaky
    Post: 1.436
    Sesso: Femminile
    00 21/01/2010 08:26
    Ha viaggiato con una compagnia privata specializzata nei voli per animali
    Il cane di Beckham viaggia in «business»
    2.300 euro per un volo Londra-Usa
    Trasferimento di prima classe per il bulldog del calciatore, che ha raggiunto la famiglia a Los Angeles


    MILANO - I comuni mortali che possiedono animali fanno di tutto per averli sempre con sè e se devono spostarsi su lunghe distanze utilizzando l'aereo prenotano loro un posto in cabina, se l'animale ha peso e dimensioni che rientrano in quelle previste dalle compagnie aeree, oppure in stiva pressurizzata. Una soluzione, quest'ultima, che a molti fa storcere il naso: il cane si ritroverebbe a viaggiare solo, in condizioni di stress e di paura e potrebbe risentirne. Ma se il viaggio da compiere è transcontinentale, per i comuni mortali, non ci sono molte alternative, salvo il tragitto via mare a bordo di una nave da crociera. Se invece lo scodinzolante passeggero non è il cane di un signor Rossi qualsiasi ma il bulldog inglese che Victoria Beckham ha regalato a Natale alla famiglia, allora la soluzione è bella che pronta: un volo privato da una parte all'altra dell'oceano.

    IN PRIMA CLASSE - E' così è stato. L'ultimo arrivato di casa Beckham si è trasferito a Los Angeles con un comodo viaggio di prima classe a bordo di un aereo della PetAir, una compagnia aerea britannica dedicata esclusivamente al trasporto di animali. Prezzo del biglietto, secondo quanto riferito da News of the world, circa 1.300 sterline, a cui aggiungere le quote per il trasferimento da e per gli aeroporti per un totale di circa 2 mila sterline, ovvero 2.260 euro.

    OGNUNO AL SUO POSTO - Dopo le festività natalizie Victoria era rientrata da Londra in California assieme ai figli Brooklyn, Romeo e Cruz (vivono a Los Angeles, dove il calciatore gioca abitualmente con i Galaxy), mentre David si era trasferito in Italia per indossare la maglia del Milan in questa seconda parte del campionato, approfittando dello stop di quello statunitense. In occasione di questo doppio trasloco, il cane non aveva seguito alcuno dei Beckham ed era rimasto nella residenza britannica della coppia nell'Hertfordshire, pomposamente ribattezzata «Beckhingam palace», e aveva poi trascorso alcuni giorni assieme al personal chef della «Spice family», il celebre cuoco Gordon Ramsay protagonista di diversi reality tv. Una soluzione, però, solo temporanea: giusto il tempo di organizzare le cose e il quattrozampe è stato fatto ricongiungere con i suoi piccoli padronicini. E per farlo è stato scelto, appunto, un volo considerato il top nel trasporto per animali: un viaggio Pet Air nella categoria Gold Standard che, riferiscono le agenzie di stampa, offre oltre al biglietto, una cuccia da viaggio in legno con materassino e acqua, visita sanitaria prima di salire a bordo e la compagnia di un veterinario per tutto il volo. La PetAir, nel proprio sito Internet, fa sapere di avere anche un servizio «guanti bianchi» per il ritiro e la riconsegna dell'animale. «Nella sua breve vita, il cucciolo di David ha già assaporato il genere di lusso con cui sarà trattato», ha commentato una fonte vicina ai Beckham su News of the world -: prima i pranzetti preparati da Ramsey, poi questo viaggio di assoluto confort». Beckham, per inciso, aveva già altri due cani: Snoopy e Puff, due rottweiler così chiamati in onore dei rapper Snoop Dog e Puff Daddy (ora noto come P. Diddy).

    ANIMALI IN VOLO - Sono diverse le compagnie che si occupano del trasferimento aereo di animali in alternativa al trasporto standard offerto dai vettori di linea. Questi ultimi prevedono regole che in alcuni casi sono molto restrittive: si va da quelli che non accettano animali in cabina a quelli che ne accolgono al massimo uno o due per ogni volo ma con forti limitazioni sul peso e sulla dimensione (di solito non si va oltre i 10 kg e l'animale deve stare in un trasportino le cui misure risultano limitate già per un cane di taglia media). L'alternativa è il viaggio nella stiva pressurizzata, sconsigliato però anche da molti veterinari. Ragione per cui molti proprietari devono studiare opzioni diverse per far viaggiare i propri amici. Quella studiata dai coniugi Beckham non è proprio alla portata di tutti. Il baby bulldog - una razza scelta non a caso: rappresenta il cane british per antonomasia - non sa di essere tra i pochi «eletti», ma certamente avrà apprezzato.

    Alessandro Sala
    17 gennaio 2010



    Spuntarono le prime stelle. Non sapeva che si chiamava Rigel, ma la vide. E sapeva che presto sarebbero spuntate tutte e che ci sarebbero stati tutti i suoi amici lontani. "Anche il pesce è mio amico"disse ad alta voce. "Non ho mai visto e mai sentito parlare di un pesce simile. Ma devo ucciderlo. Sono contento che non dobbiamo cercare di uccidere le stelle". Pensa se ogni giorno un uomo dovesse cercare di uccidere la luna, pensò. La luna scappa. Ma pensa se ogni giorno uno dovesse cercare di uccidere il sole...siamo nati fortunati, pensò. Poi gli dispiacque che il grosso pesce non avesse nulla da mangiare e il dispiacere non indebolì mai la decisione di ucciderlo. A quanta gente farà da cibo, pensò. Ma sono degni di mangiarlo? No, no di certo. Non c'è nessuno degno di mangiarlo, con questo suo nobile contegno e questa sua grande dignità.
    Non capisco queste cose, pensò. Ma è una fortuna che non dobbiamo cercare di uccidere il sole o la luna o le stelle.

    Basta già vivere sul mare e uccidere i nostri veri fratelli.
    E. Hemingway, "Il vecchio e il mare"



    Quando brillava il vespero vermiglio,
    e il cipresso parea oro, oro fino,
    la madre disse al piccoletto figlio:
    "Così fatto è lassù tutto un giardino".
    Il bimbo dorme e sogna i rami d'oro,
    gli alberi d'oro, le foreste d'oro,
    mentre il cipresso nella notte nera
    scagliasi al vento, piange alla bufera
    Giovanni Pascoli



    Da bambino volevo guarire i ciliegi
    quando, rossi di frutti, li credevo feriti
    la salute per me li aveva lasciati
    coi fiori di neve che avevan perduti...
    e un sogno fu un sogno ma non durò poco
    per questo giurai che avrei fatto il dottore
    e non per un Dio ma nemmeno per gioco,
    perchè i ciliegi tornassero in fiore,
    perchè i ciliegi tornassero in fiore
    F. de Andrè

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    ciuteina
    Post: 1.345
    Sesso: Femminile
    00 22/01/2010 10:27
    ...Alla faccia della democrazia! :(