00 18/02/2010 18:04
Aggiungo solo pochissime cose, poi il discorso da parte mia lo chiudo, non voglio confrontarmi più riguardo a questo argomento.

Mha... è vero, di pesca subacquea io non so niente.Come ti ho detto, a malapena so nuotare. Sulla biologia degli animali marini invece so qualcosa, a causa dell'università. Ma sempre a causa dell'università conosco invece a fondo bioogia, anatomia, fisiogia di mammiferi e uccelli cacciati, e ti assicuro che nemmeno loro si fanno prendere facilmente come mi sembra che dici, anche loro indivduano l'uomo a grandi distanze e anche loro (come, mi dispiace ma lo penso ancora, le tue prede)sono costretti ad un confronto impari con uomini che hanno armi tremende (le vostre armi da subacquei le conosco). Ho sentito molti cacciatori terrestri parlare delle loro prede esattamente come tu parli delle tue, e anche dire di amarle e rispettarle. Su questo non voglio certo questionare. Ma il fatto che tu sia un cacciatore, anche se subacqueo, per me purtroppo resta una cosa evidente.

I conigli li ho studiati a fondo. Inoltre ne possiedo tre. Caspita, se sei tanto convinto di prenderne uno a mani nude, auguri. Vedrai che, se non un'arma, almeno una trappola ti sarà indispensabile. Per noi umani il confronto ad armi pari con gli animali è impossibile. Non lo dico io. Siamo, tra le altre cose, degli ex divoratori di carogne...

Ti faccio le mi scuse, ma come detto prima questo per me non è un argomento per cui è possibile confrontarmi, quindi non desidero più parlare con te di questa cosa. Ti ringrazio comunque per avermi fatto leggere il tuo punto di vista. A presto.



Spuntarono le prime stelle. Non sapeva che si chiamava Rigel, ma la vide. E sapeva che presto sarebbero spuntate tutte e che ci sarebbero stati tutti i suoi amici lontani. "Anche il pesce è mio amico"disse ad alta voce. "Non ho mai visto e mai sentito parlare di un pesce simile. Ma devo ucciderlo. Sono contento che non dobbiamo cercare di uccidere le stelle". Pensa se ogni giorno un uomo dovesse cercare di uccidere la luna, pensò. La luna scappa. Ma pensa se ogni giorno uno dovesse cercare di uccidere il sole...siamo nati fortunati, pensò. Poi gli dispiacque che il grosso pesce non avesse nulla da mangiare e il dispiacere non indebolì mai la decisione di ucciderlo. A quanta gente farà da cibo, pensò. Ma sono degni di mangiarlo? No, no di certo. Non c'è nessuno degno di mangiarlo, con questo suo nobile contegno e questa sua grande dignità.
Non capisco queste cose, pensò. Ma è una fortuna che non dobbiamo cercare di uccidere il sole o la luna o le stelle.

Basta già vivere sul mare e uccidere i nostri veri fratelli.
E. Hemingway, "Il vecchio e il mare"



Quando brillava il vespero vermiglio,
e il cipresso parea oro, oro fino,
la madre disse al piccoletto figlio:
"Così fatto è lassù tutto un giardino".
Il bimbo dorme e sogna i rami d'oro,
gli alberi d'oro, le foreste d'oro,
mentre il cipresso nella notte nera
scagliasi al vento, piange alla bufera
Giovanni Pascoli



Da bambino volevo guarire i ciliegi
quando, rossi di frutti, li credevo feriti
la salute per me li aveva lasciati
coi fiori di neve che avevan perduti...
e un sogno fu un sogno ma non durò poco
per questo giurai che avrei fatto il dottore
e non per un Dio ma nemmeno per gioco,
perchè i ciliegi tornassero in fiore,
perchè i ciliegi tornassero in fiore
F. de Andrè