STRAGE RANDAGI, EGITTO ASCOLTA BRIGITTE BARDOT
Presidente Mubarak le invia Ministro a Parigi.
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Animali e Animali
21 maggio 2007 - Sono vent'anni che B.B. ci prova: l'ex attrice francese Brigitte Bardot, che 'Dio creo' donna per eccellenza' secondo il regista Roger Vadim, da due decenni si dedica alla difesa di altre creature divine, tutti gli animali, piccoli e grandi. E per la prima volta, finalmente, ottiene l'attenzione di un capo di Stato, l'egiziano Hosni Mubarak.
Da due decenni la sua crociata e' scandita da lettere e appelli rivolti a leader di tutto il mondo per fermare le crudelta' contro gli animali. Mai una risposta, pero', fino ad oggi. Mubarak non solo si arma di carta e penna per rispondere a B.B. che denuncia la condizione dei cani randagi al Cairo, ma fa di piu', manda a Parigi un suo ministro - quello dell'agricoltura, Amin Abaza - per incontrare la 'pasionaria' animalista 72enne, a capo di una Fondazione che porta il suo nome, e trovare con lei modi di collaborazione per risolvere l'annosa questione.
Neanche lei, probabilmente, avrebbe creduto che questa fosse la volta buona. Perche' la Bardot ha usato fiumi d'inchiostro per portare avanti la sua missione, ma senza risultati, almeno fino ad ora. Non ha mai risparmiato nessuno, nemmeno il presidente americano George W. Bush al quale aveva scritto per sollecitarlo a intervenire a favore delle 'vittime senza voce' dell'uragano Katrina, ovvero gli animali che gli sfollati a New Orleans erano stati costretti a lasciarsi dietro.
Naturalmente la voce di B.B. si e' sempre sentita forte e chiara contro la caccia delle foche in Canada e per questo anche il premier canadese, Stephen Harper, lo scorso anno ha ricevuto una sua indignata lettera. La paladina dei diritti degli animali si e' poi spinta fino in Alaska: dicendosi 'schifata' per la caccia aerea al lupo, una consuetudine per lo stato americano, ha protestato con una duro messaggio indirizzato al governatore dello Stato, Frank Murkoski.
In Europa, poi, non si e' lasciata sfuggire occasione per intervenire e ammonire: al presidente croato, Stipe Mesic, nel luglio di due anni fa, aveva chiesto di adoperarsi per far cessare gli esperimenti sui cani, praticati nell'Universita' di Zagabria. Solo il mese scorso ha poi invitato il sindaco di Pristina, Ismet Begiri, ad impedire la caccia ai cani randagi nel capoluogo del Kosovo.
Nessuna soggezione nemmeno per le autorita' in patria.
L'Eliseo ospita una festa di Natale per bambini con la presenza di animali e la Bardot, 'inorridita', scrive all'allora Presidente Chirac. Ancora: il primo ministro Dominique de Villepin, in pieno allarme da influenza aviaria, parla di 'isolamento degli animali domestici nelle zone infestate' e B.B. impugna la penna e chiede spiegazioni.
Qualcuno, pero', le aveva dato ascolto anche in passato. E' il nuovo presidente francese, Nicolas Sarkozy. Da ministro dell'Interno, e' stato l'unico a mostrare una certa sensibilita' alla causa di Brigitte Bardot: l'ex attrice chiede di controllare i metodi di macellazione della carne, in particolare per il sacrificio dei montoni nella festa musulmana di Aid-el-Kebir, e Sarkozy s'impegna a 'far evolvere le pratiche del rituale di abbattimento'.
Un impegno preso talmente sul serio da Sarkozy che, stando alle cronache, circa due anni fa l'allora ministro non partecipo' ad una riunione del governo a causa di 'una forte emicrania' ma riusci' comunque a ricevere B.B.. Chissa' se da presidente di Francia Sarko' avra' la stessa attenzione per la corrispondenza con Brigitte Bardot.
(ANSA)
"La vera bellezza non si percepisce con gli occhi, ma col cuore"