MAIELLA, TERRA DI RARI PIPISTRELLI
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La notizia giunge dal Parco che, in una nota, spiega come nella campagna di ricerca di quest'anno gli studiosi Danilo Russo e Luca Cistrone, che avevano gia' censito 17 specie correntemente presenti sul territorio, hanno osservato in un'area di faggeta matura uno tra i piu' rari mammiferi europei!
30 agosto 2007 - Con la scoperta di specie di pipistrelli che si ritenevano non presenti in zona, tra cui il raro verspertillo di Bechstein (Mytos bechsteinii), il Parco Nazionale della Majella conferma il suo ruolo primario per la conservazione della biodiversita' appenninica.
La notizia giunge dal Parco che, in una nota, spiega come nella campagna di ricerca di quest'anno gli studiosi Danilo Russo e Luca Cistrone, che avevano gia' censito 17 specie correntemente presenti sul territorio, hanno osservato in un'area di faggeta matura uno tra i piu' rari mammiferi europei!
Finora la specie era, per l'Abruzzo, nota solo per il Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise; della Majella se ne conosceva un solo cranio, reperito in grotta, non databile e percio' potenzialmente anche molto antico. L'osservazione di una femmina di questa specie poco mobile suggerisce l'esistenza di una popolazione stabile, per quanto piccola, sul territorio del Parco Nazionale della Majella.
Le indagini hanno anche accertato la presenza dell'orecchione bruno (Plecotus auritus), una specie che tipicamente caccia in bosco ascoltando il rumore prodotto dalle prede grazie a grandi orecchie e ricorrendo anche alla vista, fatto insolito per i pipistrelli che, pur vedendo benissimo, raramente utilizzano questo sensi per catturare insetti. Infine, e' stata confermata la presenza di un'altra specie forestale, la nottola di Leisler (Nyctalus leisleri), quest'anno osservata direttamente e in precedenza nota solo per contatti avvenuti mediante rilevatori ultrasonori (bat detector).(ANSA)
"La vera bellezza non si percepisce con gli occhi, ma col cuore"