Regioni potranno decidere stop a caccia per incendi

5 settembre 2007 - Prima riunione al ministero degli Affari Regionali, in vista dell'emanazione di un'ordinanza che vieti la caccia non solo nelle aree distrutte dagli incendi ma anche in quelle limitrofe.
Le dichiarazioni, alla fine dell'incontro - al quale hanno partecipato i ministri degli Affari Regionali, Linda Lanzillotta, dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, e quello dell'Agricoltura Paolo De Castro, il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso e tecnici e rappresentanti di 12 Regioni - hanno pero' avuto sfumature diverse: piu' deciso e' apparso il ministro Pecoraro Scanio, secondo il quale 'a tutte le Regioni verra' chiesto di sospendere, limitare o vietare, secondo la gravita' della situazione, la caccia nelle aree percorse dal fuoco, come prevede la legge, e in quelle limitrofe'.
Piu' possibilista il ministro Lanzillotta, che gia' nei giorni scorsi aveva annunciato la presentazione di un'ordinanza per garantire l'immediato stop della stagione venatoria nelle aree colpite dagli incendi. 'Sara' perfezionato il testo dell'ordinanza proposta per rendere operativo il divieto di caccia previsto dalla legge nelle zone percorse dal fuoco - ha sostenuto - e vi saranno criteri puntuali e non particolarmente estensivi di divieto di caccia nelle zone limitrofe, da intendere, quest'ultime, come perimetri amministrativi gia' esistenti. Sarebbe impossibile infatti fare nuove perimetrazioni in tempi troppo stretti'. Ma intanto il presidente della Regione Abruzzo, Ottaviano Del Turco, unico governatore presente all'incontro, ha detto che nella sua regione non vi sara' alcuno stop alla caccia.
Il decreto di cui si e' discusso dovrebbe entrare in vigore prima dell'apertura della stagione venatoria, fissata il 14 settembre; l'impressione e' che pero' il confronto sia appena iniziato mentre l'apertura della caccia e' ormai vicina. Intanto soddisfazione per l'esito della riunione odierna e' stato espresso sia dall'Arci Caccia, che chiede 'la convocazione urgente dei tavoli di concertazione in modo tale da garantire certezza di diritto ai cacciatori in vista dell'apertura generale dell'attivita' venatoria', sia da alcune associazioni ambientaliste che pero' chiedono di sospendere le residue preaperture, posticipare l'avvio della stagione nelle regioni piu' colpite e adottare una moratoria in Sicilia e Campania, zone in cui la natura e' stata messa in ginocchio dal fuoco. E da tutti i partecipanti alla riunione odierna e' stato espressa una valutazione positiva del lavoro svolto nel corso dell'estate dalla Protezione Civile, ma c'e' anche chi ha fatto notare che l'esigenza e' di predisporre un assetto 'federativo' della Protezione Civile, forte si' al centro ma piu' forte anche in periferia.

Doppio segnale positivo da parte del governo, ma servono passi in piu'. Questo il commento espresso da Animalisti italiani, Enpa, Lipu e Wwf sulla riunione istituzionale tenuta sulla questione caccia e incendi.
Secondo le associazioni 'e' un primo risultato, doppiamente positivo, perche' da un lato si sblocca l'azione su mappatura e accatastamento delle zone incendiate, facendo in modo che in esse si applichino quei divieti, a cominciare dal divieto di caccia, che seppure previsti dalla legge sono molto spesso ignorati'. Dall'altro lato, continuano le associazioni 'si assume finalmente come degna di attenzione una delle gravi conseguenze degli incendi: i danni alla fauna selvatica.
L'estensione del divieto di caccia a zone piu' ampie di quelle bruciate puo' rappresentare un notevole giovamento ad animali fortemente provati dai gravi fatti delle ultime settimane'.
Ma 'tuttavia su questo - ribadiscono ambientalisti e animalisti - occorre fare molto di piu'. Gli incendi hanno causato danni che al momento e' impossibile quantificare ma che sono sicuramente di straordinario rilievo qualitativo'. E la caccia costituisce un'ulteriore pressione. 'Sospendere le residue preaperture - chiedono le associazioni - posticipare l'avvio della stagione nelle regioni piu' colpite, come opportunamente chiesto dal ministro dell'Ambiente, e adottare una moratoria in Sicilia e Campania, zone in cui la natura e' stata messa in ginocchio dal fuoco, sono azioni doverose che il Governo e le Regioni non possono esimersi dal compiere'.
Di qui l'appello alle Regioni, perche' 'inseriscano subito le aree incendiate nel contesto dei piani paesistici'.
(ANSA)


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