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Dai rospi ai gatti, la difesa degli animali in parlamento

Ultimo Aggiornamento: 19/11/2007 22:58
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13/11/2007 00:46
 
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Dai rospi ai gatti, la difesa degli animali in parlamento

Da www.lastampa.it/lazampa/

Via libera ai "Pet cemetery" e stop ai tagli di coda e orecchie dei cani
ROMA
Sì a clown, giocolieri, acrobati e illusionisti, ma niente tigri, leoni, elefanti, cavalli e serpenti nei circhi, chiedono i Verdi Natale Ripamonti e Luana Zanella, e Antonio Pezzella,di Alleanza nazionale, che dicono di no «all’inutile, superfluo, anacronistico utilizzo di animali-schiavi, costretti a prigionia e trattamenti coercitivi per offrire al pubblico uno spettacolo comunque diseducativo». Non verrebbero messi a rischio posti di lavoro. Anzi, al contrario, un circo senza animali creerebbe le condizioni «per una maggiore presenza e valorizzazione degli artisti negli spettacoli».

Un corpo volontario di “polizia ambientale” che svolga anche funzioni di task force per la protezione degli animali, è la proposta del senatore della Dc per le Autonomie Mauro Cutrufo, secondo il quale «la risorsa del volontariato può concorrere in modo concreto al rispetto e soprattutto all’applicazione della normativa in materia ambientale», contribuendo alla salvaguardia del patrimonio boschivo e rurale, ma anche alla tutela dei beni artistici e storici. E a costi contenuti, attingendo ai fondi del Dipartimento della Protezione civile e dei ministeri dell’Ambiente e dell’Interno.

La Verde Luana Zanella rilancia propone sanzioni più severe per il maltrattamento di animali, chiedendo la modifica di alcuni articoli del codice penale: fino a sei mesi di carcere, ad esempio, per chi provoca la morte dell’animale, fino a quattro mesi di detenzione e una multa fino a 5mila euro per lesioni, fino ad un anno di reclusione e una multa che può arrivare a 10mila euro per chi abbandona animali domestici. Via libera ai “pet cemetery” Pubblico o privato non importa, purché anche in Italia prenda sempre più piede il ’pet cemetery’, il luogo del riposo eterno per il nostri amici a quattro zampe, chiede il questore della Camera Francesco Colucci nella sua proposta di legge. Fenomeno piuttosto recente nel nostro Paese ma molto diffuso nei paesi anglosassoni, il cimitero per gli animali d’affezione, sottolinea l’esponente di Forza italia, va ora regolamentato per legge a livello nazionale superando iniziative a carattere locale a volte ben strutturate, altre, lamenta Colucci, caratterizzate invece da spontaneismo e confusione.

Per la senatrice dei Verdi Anna Donati è giunto il momento di far rispettare le norme europee che vietano il taglio delle orecchie o della coda ai cani per motivi estetici. Già dagli anni ’40, spiega l’esponente del Sole che ride, tale pratica è fuorilegge, a meno che non sia necessaria per motivi di salute, in alcuni Paesi del Nord Europa come Svezia, Finlandia, Norvegia e Danimarca. Negli anni successivi si sono aggiunti anche paesi come la Svizzera, la Spagna, la Germania, la Grecia e, più recentemente, anche Inghilterra, Austria, Bulgaria, Romania, Francia, Turchia e Belgio. Nel 1987 anche l’Italia è stata tra i paesi firmatari della Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia che vieta il taglio della coda, il taglio delle orecchie, la recisione delle corde vocali, l’asportazione delle unghie e dei denti. Ma poi i ministeri competenti, lamenta Donati, si sono “dimenticati” di applicare i primi due divieti. E con il pieno rispetto delle norme europee, con la pdl Donati arrivano anche multe salate per chi non osserva il divieto di tagliare coda e orecchie ai cani: da 2mila a 12mila euro per ogni animale fatto esibire.

E ancora lei, Anna Donati, lancia l’idea di un “Servizio sanitario veterinario mutualistico”: le “Asl” per cani e gatti “poveri”. Cure gratis, insomma, per gli animali i cui proprietari sono esenti dalla partecipazione alle spese del Servizio sanitario nazionale per motivi di reddito.

"La vera bellezza non si percepisce con gli occhi, ma col cuore"


19/11/2007 22:58
 
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