Vivisezione all'Insubrias Biopark

Vivisezione all'Insubrias Biopark

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ESPERIMENTI SU ANIMALI ALL'INSUBRIAS BIOPARK, ECCO LE PROVE: I DOCUMENTI FIRMATI DA ANGELO CARENZI.

LA LAV CHIEDE LE DIMISSIONI DEI VERTICI DI INSUBRIAS BIOPARK: HANNO MENTITO AI CITTADINI.

SUGLI ESPERIMENTI IN CORSO GIA' DISPONIBILI METODI ALTERNATIVI: LA LAV CHIEDE L'IMMEDIATA SOSTITUZIONE DEI METODI ANIMALI E L'AFFIDAMENTO DEGLI ANIMALI SUPERSTITI DETENUTI ALL'INSUBRIAS BIOPARK.

Lo scorso settembre, in occasione dell'inaugurazione dell'Insubrias Biopark di Gerenzano, la LAV aveva denunciato pubblicamente la continuità dell'utilizzo di animali nell'attività di ricerca all'interno di questo "parco scientifico e tecnologico".
Il direttore generale dell'Insubrias BioPark, Andrea Gambini, aveva tentato di smentire il nostro comunicato dichiarando alla stampa: "Possediamo le autorizzazioni (donate da Pfizer insieme ad altre nel lascito della struttura) ma l’Insubrias BioPark non ha alcuna sperimentazione in atto sugli animali e non vi è alcuna intenzione di farne in futuro. Avere l’autorizzazione – prosegue il direttore – non significa fare sperimentazione sugli animali".
Ma la LAV sa sempre quello che dice, ed oggi possiamo provare a tutti quello di cui eravamo già certi a settembre, cioè che all'Insubrias Biopark di Gerenzano si svolgono esperimenti su animali. La LAV ha infatti ottenuto dalla Prefettura di Varese e dal Comune di Gerenzano l'elenco degli stabilimenti utilizzatori di animali "da esperimento" ed i relativi protocolli sperimentali.
Innanzitutto non è vero che le autorizzazioni sono state ereditate, sono state espressamente richieste: il 2 aprile 2007 il Presidente Angelo Carenzi ha epressamente richiesto al Ministero della Salute [doc. 1] "il trasferimento della titolarità delle autorizzazioni sopracitate da Vicuron Pharmaceuticals Italy S.r.l. a Fondazione Istituto Insubrico di Ricerca per la Vita, e il rinnovo dell'autorizzazione in deroga ai sensi dell'articolo 9 del decreto legislativo 27 gennaio 1992, no. 116."
Nel documento "Si conferma la validità del progetto di ricerca [...] del 14 aprile 2005" e "Si conferma la continuità delle tipologie di sperimentazione e delle attività svolte presso lo stabilimento utilizzatore di Gerenzano". Inoltre "si richiede anche la conferma dell'autorizzazione [...] concernente l'effetuazione di esperimenti senza anestesia" ed infine "Si conferma che gli esperimenti di cui sopra vengono effettuati presso gli stabulari dello stabilimento utilizzatore di Gerenzano, via R. Lepetit 34".
Del resto già il 26 marzo 2007 lo stesso Carenzi aveva inviato all'ASL [doc. 2] "Domanda di trasferimento di titolarità dell'autorizzazione [...] per l'attivazione di un impianto speciale adibito al concentramento di animali"
E' una vergogna e uno scandalo che i dirigenti di una Fondazione profumatamente finanziata con le tasse dei cittadini italiani e svizzeri (data la partecipazione della Provincia di Varese, del Comune di Busto Arsizio, dell'Università dell'Insubria, della Regio Insubrica e del Canton Ticino) abbiano mentito pubblicamente sostenendo di non effettuare e di non avere intenzione di effettuare esperimenti su animali mentre i documenti firmati dal Presidente e Amministratore Delegato Angelo Carenzi parlano chiaro dicendo esattamente l'opposto!
La LAV chiede le immediate dimissioni del Direttore Andrea Gambini, che ha diffuso pubblicamente tali menzogne, nonchè del Presidente della Fondazione Angelo Carenzi e di tutto il Consiglio di Amministrazione che con il loro silenzio hanno avallato tali menzogne.
Venerdì 30 maggio 2008.



Il parco doveva essere un centro scientifico e tecnologico di ricerca, finanziato con i soldi dei cittadini ed è fortemente discutibile il fatto che invece di utilizzare metodi di ricerca alternativi, come era stato affermato, sfrutti ancora l'orrore della vivisezione!