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Lascia intero patrimonio ai cani

Ultimo Aggiornamento: 31/07/2008 23:56
03/07/2008 12:54
 
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(ANSA) - WASHINGTON, 2 LUG - Andra' ai cani il patrimonio di 8 mld di dollari lasciato in eredita' da Leona Helmsley, la proprietaria di alberghi americana. La donna, morta lo scorso anno, era soprannominata 'The Queen of Mean', la 'Regina della Cattiveria'. L'accusa fatta spesso alla donna di amare piu' gli animali degli uomini e' stata confermata dal suo testamento, nel quale esprime la volonta' che tutti i suoi beni siano usati per il benessere della razza canina.

Accusata di amare più gli animali degli uomini...
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Post: 1.436
Sesso: Femminile
31/07/2008 23:56
 
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quando mi dicono che amo gli animali più degli umani...
... uso una risposta non mia, tratta da un libro di Daniel Pennac.

"Lo chiamavano l'Italiano perchè era il gatto preferito di un vecchio attore italiano, ricchissimo e raffinato, che nutriva i suoi gatti a salmone, fagiano e caviale russo. "Uno scandalo!" mormoravano i vicini "con tanta gente che muore di fame!". Ma la porta dell'Attore era aperta a tutti, mentre quelle dei vicini erano piene di paletti e catenacci. (...) La Rosi, una grossa buona vecchia cagnona vagamente rosata, tenera come una balia, aveva trascorso i suoi diciotto anni di vita con l'Attore. A furia di vivere, la Rosi aveva finito col non avere più fiato. Ogni giorno saliva le scale più lentamente, tirando fuori una lingua sempre più lunga. Riusciva appena appena a respirare. E poi una mattina, quando l'Italiano si era svegliato ed era andato a strofinarsi contro di lei facendo le fusa, la Rosi non aveva mosso la coda nè arricciato il muso e nemmeno aperto un occhio. Aveva semplicemente smesso di respirare. Le era diventato troppo difficile. Incredibile quanto aveva pianto l'Attore!!! "Tante lacrime per la morte di una bestia!" sghignazzavano i vicini che, dal canto loro,aspettavano con la massima tranquillità l'eredità delle loro nonne. "

Se questa signora era arrivata alla conclusione che gli animali sono migliori degli uomini io non la posso biasimare, anzi, non sarò mai regina della cattiveria perchè non ho tutti quei soldi, ma se li avessi mi ci candiderebbero credo.



Spuntarono le prime stelle. Non sapeva che si chiamava Rigel, ma la vide. E sapeva che presto sarebbero spuntate tutte e che ci sarebbero stati tutti i suoi amici lontani. "Anche il pesce è mio amico"disse ad alta voce. "Non ho mai visto e mai sentito parlare di un pesce simile. Ma devo ucciderlo. Sono contento che non dobbiamo cercare di uccidere le stelle". Pensa se ogni giorno un uomo dovesse cercare di uccidere la luna, pensò. La luna scappa. Ma pensa se ogni giorno uno dovesse cercare di uccidere il sole...siamo nati fortunati, pensò. Poi gli dispiacque che il grosso pesce non avesse nulla da mangiare e il dispiacere non indebolì mai la decisione di ucciderlo. A quanta gente farà da cibo, pensò. Ma sono degni di mangiarlo? No, no di certo. Non c'è nessuno degno di mangiarlo, con questo suo nobile contegno e questa sua grande dignità.
Non capisco queste cose, pensò. Ma è una fortuna che non dobbiamo cercare di uccidere il sole o la luna o le stelle.

Basta già vivere sul mare e uccidere i nostri veri fratelli.
E. Hemingway, "Il vecchio e il mare"



Quando brillava il vespero vermiglio,
e il cipresso parea oro, oro fino,
la madre disse al piccoletto figlio:
"Così fatto è lassù tutto un giardino".
Il bimbo dorme e sogna i rami d'oro,
gli alberi d'oro, le foreste d'oro,
mentre il cipresso nella notte nera
scagliasi al vento, piange alla bufera
Giovanni Pascoli



Da bambino volevo guarire i ciliegi
quando, rossi di frutti, li credevo feriti
la salute per me li aveva lasciati
coi fiori di neve che avevan perduti...
e un sogno fu un sogno ma non durò poco
per questo giurai che avrei fatto il dottore
e non per un Dio ma nemmeno per gioco,
perchè i ciliegi tornassero in fiore,
perchè i ciliegi tornassero in fiore
F. de Andrè

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