In Bolivia un italiano gestisce una riserva di serpenti

(ANSA) - ROMA, 26 SET - Simbolo della tentazione nell'immaginario collettivo, il serpente ha poteri benefici. Lo sanno bene i gestori di una riserva in Bolivia. In un habitat naturale vengono allevati cento rettili di diverse specie. Il veleno e' usato nella medicina omeopatica e nella ricerca contro cancro e aids. 'Abbiamo adottato un sistema di cattivita' parziale - spiega Antonio Bonaso gestore italiano della riserva - gli animali sono liberi e non c'e' bisogno di controllare temperatura e umidita'.

Magari impareremo a rivalutare questo animale demonizzato da una cosa che si chiama religione, e che invece dovrebbe coesistere in armonia con tutte le forme del creato. E intanto a causa di un racconto, è caduto il pregiudizio di tutti noi su questi poveri esemplari che sono venuti al mondo senza saperne assolutamente nulla, del tutto inconsapevoli di cosa vuol dire nascere con un corpo che striscia e una lingua biforcuta.

Io terrei a specificare religione "cristiana"... Per molte altre religioni il serpente simboleggia tutt'altro che la tentazione.
E' simbolo del ciclo vitale, e di guarigione...

Tornando alla riserva, spero che i serpenti vengano trattati bene.

Scusate il mio ot, ma io sto serimente pensando di scrivere al Papa perchè scoraggi pubblicamente l'eccidio di agnelli in tempo pasquale. Vorrei ne potesse nascere una petizione. Solo che tempo fa ho visto che stanno chiedendo proprio a Benedetto XVI di togliersi l'ermellino... Andiamo bene!!!!

Quoto quel che hai detto, Marina, riguardo al senso di repulsione, all'immagine orrorifica e piena di simbolismi assolutamente negativi che ci ha inculcato la religione cristiana, per i quali sono esseri che personificano il male.
Spiace dirlo, ma esistono anche religioni dalle vedute più ampie. E meno assolutiste. Come fa notare Akela.

Strisciare ed avere la squame è una loro caratteristica, ebbene? Io li trovo animali bellissimi e con un loro particolare fascino!
(Non per questo ne vorrei uno da tenermi in terrario, non lo farei mai...sono vigorosamente contraria! Gli animali vanno lasciati nel loro habitat, dove li ha collocati la natura.)

Da anni le associazioni animaliste si battono contro l'eccidio degli agnelli a Pasqua. Qui a Rimini, nel periodo prima di Pasqua, Animal Liberation tappezza i muri con manifesti contro, di sensibilzzazione. Non sono certo riusciti a sradicare questa abominevole tradizione del menga, ma fanno comunque bene a continuare a far sentire le voci di chi è contro.
Quanto alla petizione da inviare al Vaticano, non sarebbe una cattiva idea. Probabilmente gliene saranno arrivate tante altre da anni, da parte di animalisti di tutto il mondo.
Mi sa che il Papa e i suoi da quel lato facciano "orecchie da mercante", ma ci si può comunque organizzare per tentare. Io non so come si faccia a preparare una petizione via internet, sul piano grafico e tecnico, ma se lo fate appoggio l'iniziativa senza un attimo di esitazione. E non credo proprio che sarò l'unica.