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Rinuncia al volo per non abbandonare la sua tartarughina

Ultimo Aggiornamento: 06/02/2009 00:47
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Post: 1.436
Sesso: Femminile
08/12/2008 21:34
 
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per regolamento non sono accettati animali vivi all'interno della cabina
Sale in aereo con la sua tartarughina
e rinuncia al volo per non abbandonarla
Un passeggero diretto a Bari aveva messo la mascotte in un sacchetto chiuso: il comandante è stato irremovibile

Una tartarughina d'acqua
MILANO - Piuttosto che abbandonare la sua tartarughina ha preferito rinunciare al volo. È la tenera vicenda di un giovane, salito su un aereo EasyJet diretto a Bari da Malpensa insieme al suo amato animale, sistemato in un sacchetto trasparente con acqua sufficiente per il viaggio. Il velivolo stava già rullando in pista quando un'hostess si è accorta dell'intruso. Ha fatto notare al ragazzo che il regolamento non prevede il trasporto di tartarughine d'acqua, invitando a lasciare l'animale a terra. Lui ha replicato che se l'avesse lasciata a casa sarebbe morta di fame dato che nessuno poteva darle cibo durante la sua assenza. Ma il comandante dell'aereo, informato del fatto, è stato irremovibile: via la tartaruga o niente volo. Il ragazzo non ci ha pensato un attimo: ha preso armi e bagagli ed è sceso sbattendo (metaforicamente) la porta.

REGOLAMENTO - Il problema è che il giovane non aveva mostrato il pur piccolo animale al check in, ai controlli e all'accettazione a bordo e, secondo le testimonianze degli altri passeggeri, ha protestato a lungo per l'espulsione, sostenendo di aver viaggiato altre volte con la stessa tartaruga. Ma per regolamento sui voli Easyjet non sono accettati animali vivi all'interno della cabina (ogni compagnia ha un proprio regolamento; alcune prevedono che possano viaggiare su ogni volo uno o due animali domestici ma entro certi limiti di peso e nell'apposito trasportino, previo ovviamente il pagamento di un supplemento) e l'aereo è rientrato alla piazzola di partenza. Il volo è quindi partito senza passeggero e tartaruga, con circa un'ora di ritardo. EasyJet, confermando il fatto, specifica che è stata «data al passeggero la possibilità di volare senza l'animale o di rinunciare al volo: lui ha liberamente deciso di abbandonare il volo».




05 dicembre 2008, corriere della sera

Complimenti a quest'uomo, chiunque sia




Spuntarono le prime stelle. Non sapeva che si chiamava Rigel, ma la vide. E sapeva che presto sarebbero spuntate tutte e che ci sarebbero stati tutti i suoi amici lontani. "Anche il pesce è mio amico"disse ad alta voce. "Non ho mai visto e mai sentito parlare di un pesce simile. Ma devo ucciderlo. Sono contento che non dobbiamo cercare di uccidere le stelle". Pensa se ogni giorno un uomo dovesse cercare di uccidere la luna, pensò. La luna scappa. Ma pensa se ogni giorno uno dovesse cercare di uccidere il sole...siamo nati fortunati, pensò. Poi gli dispiacque che il grosso pesce non avesse nulla da mangiare e il dispiacere non indebolì mai la decisione di ucciderlo. A quanta gente farà da cibo, pensò. Ma sono degni di mangiarlo? No, no di certo. Non c'è nessuno degno di mangiarlo, con questo suo nobile contegno e questa sua grande dignità.
Non capisco queste cose, pensò. Ma è una fortuna che non dobbiamo cercare di uccidere il sole o la luna o le stelle.

Basta già vivere sul mare e uccidere i nostri veri fratelli.
E. Hemingway, "Il vecchio e il mare"



Quando brillava il vespero vermiglio,
e il cipresso parea oro, oro fino,
la madre disse al piccoletto figlio:
"Così fatto è lassù tutto un giardino".
Il bimbo dorme e sogna i rami d'oro,
gli alberi d'oro, le foreste d'oro,
mentre il cipresso nella notte nera
scagliasi al vento, piange alla bufera
Giovanni Pascoli



Da bambino volevo guarire i ciliegi
quando, rossi di frutti, li credevo feriti
la salute per me li aveva lasciati
coi fiori di neve che avevan perduti...
e un sogno fu un sogno ma non durò poco
per questo giurai che avrei fatto il dottore
e non per un Dio ma nemmeno per gioco,
perchè i ciliegi tornassero in fiore,
perchè i ciliegi tornassero in fiore
F. de Andrè

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Post: 4.085
Sesso: Maschile
11/12/2008 07:04
 
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Complimenti al ragazzo!!! [SM=x1368070]

"La vera bellezza non si percepisce con gli occhi, ma col cuore"


27/01/2009 19:46
 
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Meno male che c'è chi invece di abbandonarli si comporta così.
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Post: 1.436
Sesso: Femminile
06/02/2009 00:47
 
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il mio mito della malpensa!!!! prima o poi lo trovo e lo intervisto di persona!!!!



Spuntarono le prime stelle. Non sapeva che si chiamava Rigel, ma la vide. E sapeva che presto sarebbero spuntate tutte e che ci sarebbero stati tutti i suoi amici lontani. "Anche il pesce è mio amico"disse ad alta voce. "Non ho mai visto e mai sentito parlare di un pesce simile. Ma devo ucciderlo. Sono contento che non dobbiamo cercare di uccidere le stelle". Pensa se ogni giorno un uomo dovesse cercare di uccidere la luna, pensò. La luna scappa. Ma pensa se ogni giorno uno dovesse cercare di uccidere il sole...siamo nati fortunati, pensò. Poi gli dispiacque che il grosso pesce non avesse nulla da mangiare e il dispiacere non indebolì mai la decisione di ucciderlo. A quanta gente farà da cibo, pensò. Ma sono degni di mangiarlo? No, no di certo. Non c'è nessuno degno di mangiarlo, con questo suo nobile contegno e questa sua grande dignità.
Non capisco queste cose, pensò. Ma è una fortuna che non dobbiamo cercare di uccidere il sole o la luna o le stelle.

Basta già vivere sul mare e uccidere i nostri veri fratelli.
E. Hemingway, "Il vecchio e il mare"



Quando brillava il vespero vermiglio,
e il cipresso parea oro, oro fino,
la madre disse al piccoletto figlio:
"Così fatto è lassù tutto un giardino".
Il bimbo dorme e sogna i rami d'oro,
gli alberi d'oro, le foreste d'oro,
mentre il cipresso nella notte nera
scagliasi al vento, piange alla bufera
Giovanni Pascoli



Da bambino volevo guarire i ciliegi
quando, rossi di frutti, li credevo feriti
la salute per me li aveva lasciati
coi fiori di neve che avevan perduti...
e un sogno fu un sogno ma non durò poco
per questo giurai che avrei fatto il dottore
e non per un Dio ma nemmeno per gioco,
perchè i ciliegi tornassero in fiore,
perchè i ciliegi tornassero in fiore
F. de Andrè

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