Clima, gli orsi polari diventano cannibali

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Akyaky
00mercoledì 9 dicembre 2009 18:19
L'obiettivo di un fotografo cattura gli ultimi istanti di vita di un cucciolo, sbranato da un esemplare della sua specie
MILANO - I cambiamenti climatici, oggetto del vertice mondiale dei leader in corso a Copenhagen, sono responsabili anche dei cambiamenti delle abitudini di molti animali. Ad esempio gli orsi polari, che devono fare i conti con l'assottigliamento progressivo dei ghiacci del circolo polare e che per questo si trovano sempre più in difficoltà nel reperimento del cibo, disponendo di superfici di caccia inferiori o che, per effetto dello scioglimento di pezzi di banchina, si trovano a fare i conti con ampie zone di mare laddove un tempo c'era terraferma. Con la conseguenza che, in casi estremi, per soddisfare le proprie necessità alimentari arrivano al punto di cannibalizzarsi a vicenda.

LE IMMAGINI - Lo conferma uno studio scientifico americano che si è interessato della questione e lo testimoniano drammaticamente anche le foto di una sequenza scattata dal fotografo Iain D. Williams e diffusa oggi dalla Reuters (vedi sopra). Le immagini sono state scattate lo scorso 20 novembre in un area a circa 300 chilometri a nord della città canadese di Churchill e evidenziano un maschio di orso polare intento nel consumare il pasto. Che, nella fattispecie, è rappresentato da un cucciolo della stessa specie.

PIOVONO ORSI - Per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'esigenza di affrontare di petto la questione dei cambiamenti climatici, nei giorni scorsi era stato diffuso un video choc che mostra orsi polari che precipitano morti dal cielo. Il video se la prende in realtà con una fonte di inquinamento che spesso non viene considerata, ovvero il traffico aereo: i residui del kerosene bruciato dai jet, un mezzo di trasporto che con la riduzione dei prezzi è diventato alla portata di molti e che ha registrato un intensificarsi di prenotazioni, provocano livelli elevati di inquinamento che, almeno in alcuni casi, sarebbero evitabili scegliendo in alternativa il treno. Un tema, questo, che alla vigilia del vertice mondiale sul clima aveva voluto sottolineare anche il Wwf, promuovendo il Climate Express: un viaggio su rotaia affidato alle ferrovie russe, iniziato a Kyoto il 19 novembre scorso e concluso il 5 dicembre nella capitale danese. L'ultima tratta, la Bruxelles-Copenhagen, ha visto la presenza a bordo del convoglio di esponenti istituzionali e delegati partecipanti al summit. Il treno è stato alimentato da energia proveniente da fonti rinnovabili. «Se i passeggeri avessero raggiunto Copenaghen in aereo - hanno fatto notare gli organizzatori -, avrebbero prodotto 115kg di CO2 a testa».

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08 dicembre 2009(ultima modifica: 09 dicembre 2009)
Corriere della sera


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