00 26/04/2007 23:38
[SM=x1169380] [SM=x1169380] Paulie [SM=x1169380] [SM=x1169380]
Va bene... lo so, è un film per banbini... [SM=g27995] ma io ci sono troppo affezionata. Non potevo non metterlo... [SM=g27998]

Se dovesse capitarvi di vederlo per sbaglio, rifletteteci un po'. Trovo che sia molto più profondoi di moltissimi film per adulti.

Vedrete come, in maniera delicatissima, viene rappresentato molto bene lo splendido rapporto che può venirsi a creare tra un animale e una bambina. Vederete come questo amore faccia bene a entrambi e come nonostante questo, a causa di questo, questo amore venga continuamente minimizzato, messo in ridicolo, impedito e poi addirittura sfruttato. Molti umani sfruttano infatti l'amore che questo pappagallino prova per la bambina dalla quale è stato allontanato a forza, sfruttano la sua fiducia negli umani che è solo una piccola conseguenza dell'immenso amore che prova per lei... tutto per soldi, per il proprio vantaggio personale. La fiducia nella gente per Paulie sarà solo un lontano ricordo, ma ogni sera non si scorderà di cantare la ninna nanna alla sua Marie lontana...

Vedrete come l'ultimo venuto, un russo laureato in letteratura finito a fare l'uomo delle pulizie, lui solo tra tutti perde il lavoro e tutto quello che ha per riunire Paulie e Marie...

E avrete modo di riflettere sul silenzio e sulla parola...parlare porta solo guai, per il pappagallo; tacere, però, è la cosa peggiore da fare in molte circostanze.




Spuntarono le prime stelle. Non sapeva che si chiamava Rigel, ma la vide. E sapeva che presto sarebbero spuntate tutte e che ci sarebbero stati tutti i suoi amici lontani. "Anche il pesce è mio amico"disse ad alta voce. "Non ho mai visto e mai sentito parlare di un pesce simile. Ma devo ucciderlo. Sono contento che non dobbiamo cercare di uccidere le stelle". Pensa se ogni giorno un uomo dovesse cercare di uccidere la luna, pensò. La luna scappa. Ma pensa se ogni giorno uno dovesse cercare di uccidere il sole...siamo nati fortunati, pensò. Poi gli dispiacque che il grosso pesce non avesse nulla da mangiare e il dispiacere non indebolì mai la decisione di ucciderlo. A quanta gente farà da cibo, pensò. Ma sono degni di mangiarlo? No, no di certo. Non c'è nessuno degno di mangiarlo, con questo suo nobile contegno e questa sua grande dignità.
Non capisco queste cose, pensò. Ma è una fortuna che non dobbiamo cercare di uccidere il sole o la luna o le stelle.

Basta già vivere sul mare e uccidere i nostri veri fratelli.
E. Hemingway, "Il vecchio e il mare"



Quando brillava il vespero vermiglio,
e il cipresso parea oro, oro fino,
la madre disse al piccoletto figlio:
"Così fatto è lassù tutto un giardino".
Il bimbo dorme e sogna i rami d'oro,
gli alberi d'oro, le foreste d'oro,
mentre il cipresso nella notte nera
scagliasi al vento, piange alla bufera
Giovanni Pascoli



Da bambino volevo guarire i ciliegi
quando, rossi di frutti, li credevo feriti
la salute per me li aveva lasciati
coi fiori di neve che avevan perduti...
e un sogno fu un sogno ma non durò poco
per questo giurai che avrei fatto il dottore
e non per un Dio ma nemmeno per gioco,
perchè i ciliegi tornassero in fiore,
perchè i ciliegi tornassero in fiore
F. de Andrè