00 18/05/2007 15:16
I cani della peste
di Richard Adams

Snitter e Rauf sono due poveri cani rinchiusi in un centro di ricerche su animali in Inghilterra, nella regione dei Laghi. Prigionieri in due gabbie vicine di quel luogo di sofferenza e orrore (nel quale entrambi subiscono periodicamente crudeli esperimenti sul loro corpo), diventano amici; e una notte, quasi per caso, riescono a fuggire.
Ma il territorio in cui si ritrovano si rivela aspro e ostile, fra montagne pietrose, valli desertiche, nebbia e pioggia continua. I due cani, per non morire tornano allo stato selvaggio, ma non ce la farebbero mai se non fossero aiutati da una volpe scaltra e ardita, vera esperta nella lotta per la sopravvivenza. Frattanto, un giornalista accorso per documentare questa “fuga”, scopre che nel centro ricerche su animali erano in corso esperimenti sulla peste bubbonica, e nel suo articolo insinua il pericolo che i due cani ne siano portatori.
Così, contro i poveri Snitter e Rauf si apre una caccia spietata e senza tregua.......
Romanzo commovente e appassionante dall’autore de “La collina dei conigli”, che lancia un grido d’indignazione contro la vivisezione e tutti i soprusi compiuti dagli uomini sugli animali. Il testo è accompagnato da bei disegni di A. Wainwright che illustrano la bellezza e la desolazione dei territori attraversati dai due cani. Nei dialoghi -soprattutto in quelli della volpe- si ritrovano le inflessioni dialettali già presenti ne “La collina dei conigli”, rese piuttosto malamente in italiano (anche qui il traduttore è lo stesso). Ma a differenza del precedente romanzo, animali e uomini sono qui protagonisti sullo stesso piano, quasi a simboleggiare il legame che da sempre lega il cane all’uomo....ma non sempre l’uomo al cane!



Girando nel Web ho trovato questa recensione .. il titolo mi ha attratto e leggendo l'ho trovato una lettura interessante.. Ho pensato di postarlo... [SM=x1169390]


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