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Il gioco del libro a caso

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    Akela il solitario
    Post: 4.085
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    00 14/04/2007 12:55
    Un giochino simile circola tra i blog, io l'ho un pò ritoccato e riadattato al forum [SM=x1169390] ...
    Allora... si va vicino allo scaffale dove teniamo i libri, o in qualsiasi altro posto ove li teniamo e si scorre con lo sguardo. Prendiamo un libro a caso, uno che in un certo senso ci chiama!! Preso il libro si va alla pagina 123, si contano le prime 5 frasi e si riportano nel post le successive 3, fatto questo si descrive la sensazione provata quando si ha letto la prima volta quel pezzo e che sensazione si ha nel rileggerlo!!
    Via col gioco allora [SM=x1169380] !!!

    "La vera bellezza non si percepisce con gli occhi, ma col cuore"


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    Akyaky
    Post: 1.436
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    00 14/04/2007 21:06
    comincio io...non sono responsabile del motivo per cui tale libro mi ha chiamata... [SM=x1169390]

    "(la via extrapiramidale) consta di almeno quattro fasci principali:il rubrospinale, il vestibolospinale, il tettospinale e il reticolospinale, nonchè altri fasci (olivospinale?)il cio decorso non è noto nei nostri mammiferi domestici.
    Il fascio rubrospinale o fascio di von monakov origina dalla porzione gigantocellulare del nucleo rosso, peraltro non sempre nettamente distinta da quella parvocellulare nei nostri animali. Questo nucleo, situato nella reticolare mesencefalica, è un centro di raccordo di impulsi che gli provengono dalla corteccia cerebrale, dal cervelletto, dal corpo striato e dal talamo"

    La prima volta che l'ho letto ho pensato: Dio, perchè ci hai fatti così complicati?
    Ora rileggendolo penso: Dio, perchè non ho studiato meglio??? [SM=x1169398]

    Spero di non avere rovinato il gioco... ma il libro che chiama questo è... [SM=x1169394]



    Spuntarono le prime stelle. Non sapeva che si chiamava Rigel, ma la vide. E sapeva che presto sarebbero spuntate tutte e che ci sarebbero stati tutti i suoi amici lontani. "Anche il pesce è mio amico"disse ad alta voce. "Non ho mai visto e mai sentito parlare di un pesce simile. Ma devo ucciderlo. Sono contento che non dobbiamo cercare di uccidere le stelle". Pensa se ogni giorno un uomo dovesse cercare di uccidere la luna, pensò. La luna scappa. Ma pensa se ogni giorno uno dovesse cercare di uccidere il sole...siamo nati fortunati, pensò. Poi gli dispiacque che il grosso pesce non avesse nulla da mangiare e il dispiacere non indebolì mai la decisione di ucciderlo. A quanta gente farà da cibo, pensò. Ma sono degni di mangiarlo? No, no di certo. Non c'è nessuno degno di mangiarlo, con questo suo nobile contegno e questa sua grande dignità.
    Non capisco queste cose, pensò. Ma è una fortuna che non dobbiamo cercare di uccidere il sole o la luna o le stelle.

    Basta già vivere sul mare e uccidere i nostri veri fratelli.
    E. Hemingway, "Il vecchio e il mare"



    Quando brillava il vespero vermiglio,
    e il cipresso parea oro, oro fino,
    la madre disse al piccoletto figlio:
    "Così fatto è lassù tutto un giardino".
    Il bimbo dorme e sogna i rami d'oro,
    gli alberi d'oro, le foreste d'oro,
    mentre il cipresso nella notte nera
    scagliasi al vento, piange alla bufera
    Giovanni Pascoli



    Da bambino volevo guarire i ciliegi
    quando, rossi di frutti, li credevo feriti
    la salute per me li aveva lasciati
    coi fiori di neve che avevan perduti...
    e un sogno fu un sogno ma non durò poco
    per questo giurai che avrei fatto il dottore
    e non per un Dio ma nemmeno per gioco,
    perchè i ciliegi tornassero in fiore,
    perchè i ciliegi tornassero in fiore
    F. de Andrè

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    Akela il solitario
    Post: 4.085
    Sesso: Maschile
    00 16/04/2007 20:10
    Il libro che mi ha chiamato è "Gatti d'autore" una raccolta di storie di gatti scritte da diversi autori.
    La storia da cui sono tratte le tre frasi si chiama "La pelliccia".

    "Dannazione", pensai. "Perché adesso? Perché per amor del cielo, deve diventare così mite e farmi sentire un vero mascalzone...?"

    Il pratica il racconto parla di un uomo che geloso delle troppe attenzioni date dalla moglie alla gatta decide di far fuori la povera felina, convinto che il rapporto si sarebbe rinsaldato. La moglie però dopo la morte della gatta inizia a cambiare, sembra cambiare atteggiamento, adottare un comportamento quasi felino. Inizia ad avere alcuni disturbi psicologici, esce di notte attorno a casa sua passeggiando nel boschetto con indosso una pelliccia bianca. Intanto il marito insoddisfatto della piega presa dalla situazione e attratto da un'altra donna, inizia premetitare la morte della consorte. Una sera sapendo che la moglie passeggiava ai bordi di una cava e sapendo che la cosa si sapeva in giro decide di buttarla giù, simulando un incidente.
    Beh, alla fine dopo la morte della moglie inizia ad avere allucinazioni, di notte vede la sagoma della pelliccia bianca attorno a casa e ne avverte la presenza in camera. Il tipo si abitua alla cosa ed inizia a vivere isolato dal mondo, nella sua villa per far sì che il fantasma non si adiri...
    Quando lessi questo racconto ebbi un senso di malinconia, non mi piacque molto, è narrato in prima persona dal protagonista, da questo punto di vista lui non sembra aver problemi psicologici, ma si avverte una grande freddezza ed egoismo in lui.

    "La vera bellezza non si percepisce con gli occhi, ma col cuore"


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    Akyaky
    Post: 1.436
    Sesso: Femminile
    00 16/04/2007 22:08
    Re:

    Scritto da: Akela il solitario 16/04/2007 20.10
    Il libro che mi ha chiamato è "Gatti d'autore" una raccolta di storie di gatti scritte da diversi autori.
    La storia da cui sono tratte le tre frasi si chiama "La pelliccia".

    "Dannazione", pensai. "Perché adesso? Perché per amor del cielo, deve diventare così mite e farmi sentire un vero mascalzone...?"

    Il pratica il racconto parla di un uomo che geloso delle troppe attenzioni date dalla moglie alla gatta decide di far fuori la povera felina, convinto che il rapporto si sarebbe rinsaldato. La moglie però dopo la morte della gatta inizia a cambiare, sembra cambiare atteggiamento, adottare un comportamento quasi felino. Inizia ad avere alcuni disturbi psicologici, esce di notte attorno a casa sua passeggiando nel boschetto con indosso una pelliccia bianca. Intanto il marito insoddisfatto della piega presa dalla situazione e attratto da un'altra donna, inizia premetitare la morte della consorte. Una sera sapendo che la moglie passeggiava ai bordi di una cava e sapendo che la cosa si sapeva in giro decide di buttarla giù, simulando un incidente.
    Beh, alla fine dopo la morte della moglie inizia ad avere allucinazioni, di notte vede la sagoma della pelliccia bianca attorno a casa e ne avverte la presenza in camera. Il tipo si abitua alla cosa ed inizia a vivere isolato dal mondo, nella sua villa per far sì che il fantasma non si adiri...
    Quando lessi questo racconto ebbi un senso di malinconia, non mi piacque molto, è narrato in prima persona dal protagonista, da questo punto di vista lui non sembra aver problemi psicologici, ma si avverte una grande freddezza ed egoismo in lui.


    Non leggere "Il gatto nero" di Edgar Allan Poe...fa venire i brividi, e a me l'horror di solito piace. Mi piace anche questo racconto, ma spiega troppo bene come fa un umano a rendersi capace del maltrattamento e dell'uccisione di un animale...te lo menziono perchè il racconto che dici tu per molti versi gli somiglia...



    Spuntarono le prime stelle. Non sapeva che si chiamava Rigel, ma la vide. E sapeva che presto sarebbero spuntate tutte e che ci sarebbero stati tutti i suoi amici lontani. "Anche il pesce è mio amico"disse ad alta voce. "Non ho mai visto e mai sentito parlare di un pesce simile. Ma devo ucciderlo. Sono contento che non dobbiamo cercare di uccidere le stelle". Pensa se ogni giorno un uomo dovesse cercare di uccidere la luna, pensò. La luna scappa. Ma pensa se ogni giorno uno dovesse cercare di uccidere il sole...siamo nati fortunati, pensò. Poi gli dispiacque che il grosso pesce non avesse nulla da mangiare e il dispiacere non indebolì mai la decisione di ucciderlo. A quanta gente farà da cibo, pensò. Ma sono degni di mangiarlo? No, no di certo. Non c'è nessuno degno di mangiarlo, con questo suo nobile contegno e questa sua grande dignità.
    Non capisco queste cose, pensò. Ma è una fortuna che non dobbiamo cercare di uccidere il sole o la luna o le stelle.

    Basta già vivere sul mare e uccidere i nostri veri fratelli.
    E. Hemingway, "Il vecchio e il mare"



    Quando brillava il vespero vermiglio,
    e il cipresso parea oro, oro fino,
    la madre disse al piccoletto figlio:
    "Così fatto è lassù tutto un giardino".
    Il bimbo dorme e sogna i rami d'oro,
    gli alberi d'oro, le foreste d'oro,
    mentre il cipresso nella notte nera
    scagliasi al vento, piange alla bufera
    Giovanni Pascoli



    Da bambino volevo guarire i ciliegi
    quando, rossi di frutti, li credevo feriti
    la salute per me li aveva lasciati
    coi fiori di neve che avevan perduti...
    e un sogno fu un sogno ma non durò poco
    per questo giurai che avrei fatto il dottore
    e non per un Dio ma nemmeno per gioco,
    perchè i ciliegi tornassero in fiore,
    perchè i ciliegi tornassero in fiore
    F. de Andrè

  • violante999
    00 23/04/2007 21:11
    Dobbiamo tener conto di questo: compito del direttore è dare all'insieme dei dati raccolti e selezionati dai nostri uffici quelle lieve impronta soggettiva, quel tanto d'opinabile, d'arrischiato, di cui hanno bisogno per essere veri. Di questo volevo avvertirla, prima di farle le consegne: nel materiale finora raccolto si nota qua e là l'intervento della mia mano,d'un estrema delicatezza,intendiamoci; vi sono disseminati giudizi, reticenze, anche menzogne. La menzogna esclude solo in apparenza la verità; lei sa che in molti casi le menzogne, per esempio, per il psicoanalista quelle del paziente, sono indicative quanto o più della verità; e così sarà per coloro che si troveranno a interpretare il nostro messaggio.

    Da "La memoria del mondo" racconto del libro "Prima che tu dica Pronto" di Italo Calvino.

    Leggendolo ho pensato a chissà quante cose sono state cambiate e distorte nel corso della storia. Ciò che studiamo, che ricerchiamo e ciò su cui vorremmo avere maggiori informazioni sarà poi la verità?

    Ah! Calvino è uno dei miei scrittori preferiti

    [Modificato da violante999 23/04/2007 21.13]

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    Nebaska
    Post: 478
    Sesso: Femminile
    00 03/05/2007 18:54
    [SM=x1169390] simpatica iniziativa anche se riadattata la trovo molto originale, complimeti al nostro capo branco!!! [SM=x1169410] [SM=x1169410]

    Il libro che mi ha chiamato .. si intitola "Serenata al mondo" di Romano Battaglia .. Questa è la frase

    "Quando cade la neve tutta la terra è bianca e intorno c'è un grande silenzio perchè non passa nessuno nelle strade. Io credo che la neve sia l'anima pura di Dio che cerca di coprire con velo tutti i peccati degli uomini e soffocare le cattiverie. Ma la neve dura solo pochi giorni e quando se ne va, l'uomo è peggio di prima. Per cambiare il mondo bisognerebbe nevicasse per un anno intero."

    la frase che ho letto mi ispira questo pensiero: "Le parole dei bambini, i loro sogni, sono messaggi di verità che dovrebbero essere affidati agli adulti per trarne insegnamento". [SM=x1169410]

    [Modificato da Nebaska 03/05/2007 18.55]

    [Modificato da Nebaska 03/05/2007 19.08]


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    =Terruz=
    Post: 182
    Sesso: Femminile
    00 26/02/2008 23:11
    Una discussione bellissima, che voglio assolutamente rimettere al centro dell'attenzione [SM=g27987] Vi avviso che questo è solo il primo di una lunga serie [SM=x1169381]

    I Miserabili

    Questi parigini erano uno di Tolosa, l'altro di Limoges, il terzo di Cahors e il quarto di Montauban; ma erano stuedenti e chi dice studente dice parigino: studiare a Parigi è nascere a Parigi.
    Erano giovani insignificanti; chiunque poteva aver veduto quelle facce; quattro tipi qualsiasi, nè buoni, nè cattivi, nè colti, nè ignoranti, nè geni, nè imbecilli, belli di quell'attraente aprile che si chiama vent'anni.


    E' uno dei miei libri preferiti, che se non avete ancora avuto occasione di leggere vi consiglio caldamente. E' davvero commovente, e nel prendere questo libro ho sentito di nuove una parte di quelle bellissime emozioni che mi aveva dato. Grande desiderio di rileggerlo.
    Inoltre lo scrivere queste poche parole mi ha fatto notare come Hugo scriva sublimamente, ogni frase è poesia, e come io lo valorizzi poco (di solito leggo i libri molto velocemente)


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    Akyaky
    Post: 1.436
    Sesso: Femminile
    00 17/06/2008 12:22
    Quoto. Credo sia uno dei libri più belli che esistano...



    Spuntarono le prime stelle. Non sapeva che si chiamava Rigel, ma la vide. E sapeva che presto sarebbero spuntate tutte e che ci sarebbero stati tutti i suoi amici lontani. "Anche il pesce è mio amico"disse ad alta voce. "Non ho mai visto e mai sentito parlare di un pesce simile. Ma devo ucciderlo. Sono contento che non dobbiamo cercare di uccidere le stelle". Pensa se ogni giorno un uomo dovesse cercare di uccidere la luna, pensò. La luna scappa. Ma pensa se ogni giorno uno dovesse cercare di uccidere il sole...siamo nati fortunati, pensò. Poi gli dispiacque che il grosso pesce non avesse nulla da mangiare e il dispiacere non indebolì mai la decisione di ucciderlo. A quanta gente farà da cibo, pensò. Ma sono degni di mangiarlo? No, no di certo. Non c'è nessuno degno di mangiarlo, con questo suo nobile contegno e questa sua grande dignità.
    Non capisco queste cose, pensò. Ma è una fortuna che non dobbiamo cercare di uccidere il sole o la luna o le stelle.

    Basta già vivere sul mare e uccidere i nostri veri fratelli.
    E. Hemingway, "Il vecchio e il mare"



    Quando brillava il vespero vermiglio,
    e il cipresso parea oro, oro fino,
    la madre disse al piccoletto figlio:
    "Così fatto è lassù tutto un giardino".
    Il bimbo dorme e sogna i rami d'oro,
    gli alberi d'oro, le foreste d'oro,
    mentre il cipresso nella notte nera
    scagliasi al vento, piange alla bufera
    Giovanni Pascoli



    Da bambino volevo guarire i ciliegi
    quando, rossi di frutti, li credevo feriti
    la salute per me li aveva lasciati
    coi fiori di neve che avevan perduti...
    e un sogno fu un sogno ma non durò poco
    per questo giurai che avrei fatto il dottore
    e non per un Dio ma nemmeno per gioco,
    perchè i ciliegi tornassero in fiore,
    perchè i ciliegi tornassero in fiore
    F. de Andrè

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    Marina.celta
    Post: 278
    Sesso: Femminile
    00 08/08/2008 17:45
    [SM=x1169405] “Quante volte Ed aveva recuperato Christopher? Quante volte Mike lo aveva tratto in salvo dai pericoli della Statale? Poi c’era stata la volta che eravamo andati a passare il giorno del Ringraziamento a Long Island, e tornando ci eravamo trovati di fronte la scena che per ogni proprietario di casa è l’incubo peggiore: l’intera squadra dei vigili del fuoco davanti a casa nostra. Mancavano le autopompe, ma riconoscemmo le macchine di tutti quanti loro. Venimmo a sapere che Chris era scappato, e tutti si erano presentati all’appello per assicurarsi che tornasse sano e salvo nel granaio”

    "Un maiale per amico" (di Sy Montgomery)


    Mi farà sempre una grande tenerezza. Mi piace l'idea che ci si possa affezionare a un maiale. Questo libro, cavolo, mi ha dato l'input a diventare vegetariana!
    [Modificato da Marina.celta 08/08/2008 17:49]
  • violante999
    00 11/08/2008 18:52
    Suona come un bellissimo libro...
    Un'amicizia con un animale diciamo "insolito" a cui affezionarsi (anche se personalmente adoro i maiali), è un libro che potrebbe far riflettere...
    [Modificato da violante999 11/08/2008 18:54]