Salute a te Lupo Anziano, e grazie per il benvenuto.
Infatti il mio concetto della caccia è decisamente quello atavico (visto che hai citato gli Inuit Naskapi), e sacrale che le culture primitive ci insegano e che ha permeato l'uomo fino ai tempi più recenti, ma che ora è perlopiù scomparso.
Porterò un esempio, ero fuori con dei miei amici con cui siamo soliti fare lunghi giri a cavallo, e parecchi dei nostri cani ci seguono e scorrazzano avanti e indietro tutto il tempo, spesso rincorrendo le numerosi lepri che scorrazzano nella zona, normalmente in modo inutile.
Si da il caso che uno di questi cani un giorno ne abbia presa una (premetto che nessuno li ha addestrati in alcun modo a farlo, ne nessuno li ha istigati a comportamenti aggressivi, anzi il cane in questione è un pezzo di pane, ma è un ottimo cane da caccia per puro istinto), siamo scesi da cavallo e la lepre aveva la gola aperta anche se era ancora agonizzante, nel più breve tempo possibile le abbiamo rotto il collo, l'abbiamo portata a casa, ripulita e spellata, dopo 30 giorni l'abbiamo cucinata e mangiata. Credo che sia stata l'esperienza che mi ha fatto capire molte cose, l'urgenza di non fare agonizzare l'animale, il fatto di non lasciarlo a terra come un pezzo di immondizia, ma in un certo senso farlgli onore, e mentre lo mangiavo percepire il rispetto per la creatura che entrava nel ciclo naturale a far parte di me. Ogni cosa era improntata al rispetto.
Sono costretto a comprare carne ma se potessi me la procurerei tutta cacciando, anche perchè in quel modo ogni volta mi prenderei la responsabilità di ciò che faccio non andrei a comprare un pezzo di creatura vivete come fosse un pacchetto di pasta rischiando di non pensare a cosa sto facendo.
Poi pratiche come infilare uno stecchino negli occhi di un unccello per usarlo come richiamo... non riuscirei mai a farlo perchè è un concetto orrendo e gratuito, ci sono altri modi.
Riguardo allo sfruttare gli animali, io uso gli animali per varie cose ma è sempre una collaborazione, un'unione, mai uno sfruttamento. Nel mio piccolo (§non sono un professionista) ho anche addestrato dei cavalli, ma a parte qualche pacca usata come codice di comunicazione, non ne ho mai picchiato uno ne tantomeno usato fruste o speroni o ammeniccoli del genere.
Per fare un esempio, uno dei cavalli che monto un argentino di nome Pegaso, l'ho conosciuto che non si poteva neanche avvicinare... come tutti i cavalli da lavoro argentini ha subito un addestramento che li prepara obbedineti in 3 giorni, bastonate in faccia e torture di ogni genere, salvo il fatto che lasciato poi a se stesso senza essere tenuto sottominaccia continua, ha ragionato sull'accaduto e cercava di colpire a zoccolate chiunque gli capitasse davanti.
Solo a parole, movimenti del corpo e carezze pian piano, non solo l'ho montato, ma ora capisce quello che gli dico, non dico obbedisce perchè il rapporto è alla pari. Quando andiamo a fare le nostre cavalcate o mi addestro per il combattimento a cavallo, ci divertiamo entrambi, infatti anche lui torna più contento di quando parte. Non devo portarlo con le briglie ma lui mi segue, poi si fa i fatti suoi e torna quando lo chiamo, so che chi non le ha viste può pensare che siano cose che non esistono nella realtà, ma vi posso garantire che è così, questo mi ha convinto che gli animali possono essere si usati, ma riconoscendoli come esseri viventi e senzienti.
Questo è Pegaso per la cronaca (quello brutto e ferroso sopra sono io):
SIA CHIARO CHE NON HO LA PANCIA! E' L'IMBOTTITURA SOTTO L'ARMATURA CHE MI FA DIFETTO!!
Riguardo alle lumache in retina, vige il solito discorso anche se in piccolo degli allevamenti...
Temo che la carne sia necessaria per il corpo alcuni che fanno diete strane o vegani, ecc. Dicono che non è vero ma sinceraemnte non hanno un bell'aspetto! E poi io sono contrario alle cose contro natura.
Riguardo a abolire la caccia.... io abolirei i macelli...
Però sempre in linea di principio, in realtà come diceva Akela, la riduzione degli habitat e il fabisogno non lo rendono più possibile, anche se qui dovrei introdurre un mio modo di vedere sulla selezione naturale anche degli uomini, ma ormai sono concetti che non possono più essere reinseriti nella società.
Riguardo al permettere o no e a chi di fare qualcosa, io sono convinto che nessuno debba proibire o concedere ad altri, finchè sarà così, chi deciderà chi decide? Chi controllerà chi ha l'autorità? Che i suoi fini siano corretti o che gli interessi davvero di quello che gestisce?
Ci saranno sempre casi come il veterinario che non soccorre il cervo perchè non gli compete per legge o i bracconieri che mettono i lassi e così via.
La vera via è creare una cultura che faccia operare ogniuno nei limiti dell'autocritica e del buon senso.. una strada più complicata certo, ma l'unica che ci darà vera stabilità duratura... la comprensione che la terra è di tutti e ci siamo sopra tutti facendone parte, colpire l'ambiente è come colpire se stessi.
Riguardo alle specie in estinzione, la situazione è drammatica, ma per esempio ultimamente linci e lupi cominciano a ripopolare, specie qui da noi, infatti ne ho visti parecchi ultimamente.
Spero con tutto il cuore che la tua visione del "c'era una volta la natura" non si avveri... io credo che sia arginabile ancora, altrimenti non ne parlerei neanche.
Non permettiamo mai che ci tolgano la speranza, è la nostra arma più potente.
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Non amo la lucente spada per la sua lama tagliente,
nè la freccia per la sua rapidità,
nè il guerriero per la gloria.
Amo solo ciò che difendono.
(J.R.R. Tolkien)